Rinnovo contratto e reclutamento, Turi (Uil Scuola): “Aumenti di stipendio non per tutti. Su formazione sembra di essere tornati nel ventennio fascista. Pronti a mobilitarci” [INTERVISTA]

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Il rinnovo del contratto scuola è strettamente legata alla riforma del reclutamento. Ci sono infatti diversi aspetti legati alla formazione presenti nel nuovo decreto legge pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che richiamano il prossimo contratto scuola, scaduto da tre anni e che adesso, a breve, potrebbe vedere l’avvio delle trattative per il rinnovo.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato infatti l’Ipotesi di atto di indirizzo per il rinnovo contrattuale del comparto Istruzione e Ricerca. Ci sono tanti aspetti di novità ma non sappiamo quanto graditi alle forze sindacali. Ne abbiamo parlato con Pino Turi, segretario generale della Uil Scuola, che ad Orizzonte Scuola fa il punto della situazione.

Sia per il rinnovo del contratto che nel decreto legge sul reclutamento si punta molto sulla formazione docenti. Ma è davvero così?

E’ stato utilizzato il principio della formazione come cavallo di troia per cambiare la scuola. La formazione fatta e decisa da professionisti della formazione è una cosa. Ma una scuola di Alta Formazione, che dovrebbe formare delle persone che per mestiere fanno i formatori, posta in questi termini mi sembra un indottrinamento. Ci riporta al periodo del ventennio fascista in cui qualcuno controllava la scuola. Avevamo introdotto la scuola della democrazia e adesso con il Governo Draghi torniamo a quell’epoca, senza dibattito parlamentare. E ovviamente, senza ascolto sindacale. Se le forze politiche hanno ancora a cuore il destino battano un colpo. Nessuno ha mai rifiutato la formazione, ma così è inaccettabile. Siamo passati dalla dedizione alla fedeltà, e controllata ogni tre anni da chi non sappiamo ancora. La scuola non ha bisogno di questa burocrazia.

Quindi la trattativa per il rinnovo del contratto può aprirsi a breve?

Non si aperto ancora il contratto perché stanno modificando la scuola con una contro-riforma. Avevamo avuto il sospetto ma non ci aspettavano tutto questo. Stiamo parlando di un atto di indirizzo mandato all’Aran senza criterio, una mission impossible, perché senza risorse. Mentre i decreti, come quello sul reclutamento, si scrivono da alcuni burocrati, i contratti si devono condividere. Io non firmerò un contratto per adesione. Mi auguro che ci sia un modello diverso. Da oggi ci attiviamo, anche per spiegare alle persone cosa sta accadendo, visto che le norme passano sopra le loro teste.

La bozza dell’atto di indirizzo parla anche della contrattualizzazione della Dad e il diritto alla disconnessione

L’idea della disconnessione è nostra. L’avevamo proposta per primi ma non è stata attuata veramente fino ad oggi. Però adesso si porta in trionfo. Ma ribadisco che stiamo parlando di un metodo sbagliato, quindi un problema di forma che diventa però sostanza. Sbagliata. La missione della scuola, ricordiamoci, è quella di rendere liberi i ragazzi.

Dunque appare inutile ancora pensare agli aumenti del nuovo contratto?

Addirittura quelle cifre cifre stanno diminuendo e non saranno per tutti. Il contratto è fermo da tre anni pertanto, chiedere una condivisione ai sindacati è impossibile, allo stato attuale. Ora abbiamo capito perchè non c’è soluzione per i precari e il nuovo decreto sul reclutamento lo mostra chiaramente: mancano i soldi. A questo punto, io dico che si deve decidere: lo Stato deve investire sulle armi o sulla scuola? 

Siete pronti a considerare l’ipotesi dello sciopero, considerando il quadro?

Lo sciopero è uno strumento. Noi da oggi ci mobilitiamo per informare le persone. Sono tutte situazioni che non vengono condivise non tanto con i sindacati, ma propio con le persone. Dobbiamo però mettere in chiaro una cosa: lo sciopero non serve al sindacato. E’ uno strumento per protestare e ottenere un risultato. Dunque intanto inizieremo una mobilitazione per far sapere a tutti quello che sta succedendo. Poi si vedrà, anche sentendo le altre organizzazioni sindacali.

Rinnovo contratto per docenti e ATA, novità: formazione retribuita, aumenti stipendiali, DAD, Coordinatori di classe. IPOTESI ATTO INDIRIZZO

Riforma reclutamento docenti: lauree abilitanti, fase transitoria, concorsi e formazione. TESTO in Gazzetta Ufficiale [SCARICA PDF]

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