Rinnovo contratto dirigenti scolastici, Valditara: “Passo in avanti, ulteriore segnale di attenzione verso la categoria”

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Ieri, 13 marzo, è stata sottoscritta l’ipotesi del CCNL 2019-2021 dell’Area “Istruzione e Ricerca” tra l’ARAN e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza scolastica. Il nuovo contratto rappresenta un significativo passo avanti per la categoria, con un riconoscimento concreto del loro impegno quotidiano per la scuola.

Miglioramenti economici e valorizzazione professionale

Il nuovo CCNL prevede un miglioramento del livello retributivo per i dirigenti scolastici, con aumenti medi del 3,78%. Inoltre, il contratto interviene su diversi istituti contrattuali, con ricadute positive attese dalla categoria.

In un nota il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, commenta: “Con questo contratto vogliamo dare un ulteriore segnale di attenzione nei confronti dei dirigenti scolastici, che rappresentano un pilastro fondamentale del mondo della scuola. La loro valorizzazione passa dal miglioramento delle condizioni lavorative e anche dall’aspetto economico.”

Grazie alla volontà manifestata dal Ministro Valditara con la nota inviata al Ministro per la Pubblica Amministrazione al fine della predisposizione dell’Atto di indirizzo, è stato possibile ottenere i risultati attesi da anni dai Dirigenti scolastici, proseguendo così un percorso di valorizzazione della figura del Dirigente scolastico, avviata dal Ministero dell’istruzione e del merito in occasione della sottoscrizione del CCNI per l’individuazione delle fasce di complessità, dei criteri di riparto e d’impiego della risorsa costituente il Fondo unico nazionale (FUN), tra quota destinata alla retribuzione di posizione e quota destinata alla retribuzione di risultato, per l’a.s. 2023/2024.

In particolare, Il nuovo contratto potrà consentire di riconoscere aumenti medi del 3,78%, parte dei quali sono stati destinati alla retribuzione di risultato. Il Ministero potrà, inoltre, riconoscere ulteriori incrementi per i dirigenti scolastici utilizzando specifiche ed ulteriori risorse destinate dalla legislazione vigente.

L’ipotesi di contratto prevede i seguenti aumenti mensili:

Dal 1° gennaio 2019 di € 84,00
rideterminato dal 1° gennaio 2020 in € 130,00
rideterminato dal 1° gennaio 2021 in € 135,00
Il nuovo valore a regime annuo lordo per 13 mensilità dello stipendio tabellare è rideterminato, pertanto, da €. 45.260,73 in € 47.015,73.

Il valore della retribuzione di posizione parte fissa, con relativi oneri a carico del FUN, è incrementato a decorrere dal 1° gennaio 2021 di € 60,00 mensili lordi per 13 mensilità e, dunque, è rideterminato in € 13.345,11.

L’ipotesi di contratto sottoscritta, inoltre, è intervenuta su diversi istituti contrattuali nel senso auspicato dalla categoria, in particolare, rivedendo la materia della mobilità interregionale portando la percentuale dei posti disponibili annualmente per tale finalità dal 30% al 60%, fatta salva la capacità assunzionale e, dunque, i contingenti dei posti regionali messi a concorso.

È stata introdotta anche la figura del mentor, un dirigente o professionista esperto che potrà supportare ed affiancare i dirigenti scolastici neoassunti nella fase iniziale del servizio.

IPOTESI CONTRATTO DIRIGENTI

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