Rinnovo contratto ATA: riforma ordinamenti (con unica area dei collaboratori), lavoro agile e valorizzazione Dsga. Prossimo incontro 15 novembre
Firmato ieri l’accordo politico dal ministro Valditara e le Organizzazioni sindacali Cisl, Anief, Flc Cgil, Snals, Uil, Gilda, sulla parte economica del contratto Istruzione e Ricerca. Oggi la firma definitiva all’Aran. Alla parte economica, che porterà al personale scolastico aumenti stipendiali di circa 100 euro lordi più gli arretrati a dicembre, seguirà la trattativa sulla parte normativa.
Diverse le novità attese sul fronte normativo per il personale ATA, come annunciato nell’accordo firmato ieri:
“Nell’ambito del prosieguo della trattativa, da concludersi con la massima urgenza con apposita sequenza contrattuale, sarà portata a compimento la negoziazione per la parte normativa, secondo quanto previsto dall’atto di indirizzo, con particolare riferimento alla riforma degli Ordinamenti del personale ATA, anche con riguardo al comma 1 bis dell’art. 52 del Dlgs 165/2001, e di tutti i settori del comparto, Mobilità e Formazione del Personale, valorizzazione DSGA, lavoro a distanza, relazioni sindacali e contrattazione di secondo livello“.
Riforma ordinamenti ATA
Nell’Atto di indirizzo si legge:
Il CCNL, tenuto conto dei lavori della commissione paritetica istituita in sede Aran a norma dell’art.34 del CCNL 2016-2018, procederà alla revisione dell’ordinamento professionale del personale Ata al fine di adeguare tale ordinamento ai nuovi compiti e alle mansioni determinate dagli sviluppi dell’autonomia scolastica e dall’innovazione tecnologica.
A tal fine, potranno essere impiegate, per un importo non superiore allo 0,55 del monte salari 2018 relativo al predetto personale Ata, anche le risorse aggiuntive appostate dalla legge di bilancio per l’anno 2022.
Nell’ottica del rafforzamento dell’organizzazione e delle capacità amministrative delle istituzioni scolastiche, la rivisitazione dell’ordinamento professionale dedicherà particolare attenzione alla valorizzazione del personale Dsga.
Tra le principali novità, la riduzione delle aree del personale ATA, da cinque a quattro, con la fusione delle aree A e As e la creazione di un’unica area dei collaboratori.
Lavoro agile
Altro punto nuovo per il personale ATA riguarda la possibilità di alternare il lavoro in presenza a quello a distanza. Così l’Atto di indirizzo firmato a maggio dall’ex ministro per la Pubblica Amministrazione, Brunetta: “il lavoro da remoto e il lavoro agile dovranno qualificarsi come una delle possibili modalità di effettuazione della prestazione lavorativa da parte dei dipendenti”.
E poi:
II lavoro agile/da remoto dovrà essere realizzato in alternanza con il lavoro in presenza, anche al fine di migliorare l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro e la condizione lavorativa, per migliorare l’innovazione organizzativa e la qualità del servizio ed in ogni caso laddove sussistano i necessari requisiti organizzativi e tecnologici per operare con tale modalità.
Il contratto disciplinerà le modalità della prestazione con particolare riguardo ai diritti e alle relazioni sindacali, alla formazione specifica, alla predisposizione e utilizzo dei dispositivi, della salute e sicurezza, del tempo di Lavoro e di reperibilità, del diritto alla disconnessione, dei rientri, e di tutti gli altri aspetti del rapporto di lavoro che esigono adattamenti in caso di lavoro eseguito non in presenza.
Il 15 novembre prosegue la trattativa
L’Aran ha convocato le Organizzazioni sindacali il 15 novembre per il proseguo della trattativa.
“Siamo pronti a proseguire con l’analisi di tutto ciò che ancora manca – commenta il segretario generale dello Snals Elvira Serafini -. La soddisfazione per la firma di oggi non ci fa dimenticare che si tratta solo di una prima tappa, seppur significativa, di un percorso articolato”.