Rimaturità al Liceo Galileo a Firenze: ex studenti di nuovo sui banchi per la seconda edizione. Un ponte tra generazioni e valorizzazione delle materie classiche

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La Rimaturità torna al Liceo Classico Galileo di Firenze con la sua seconda edizione, confermando una tradizione che unisce passato e presente.

Venerdì 16 maggio dalle ore 16, gli ex studenti dello storico istituto fiorentino si ritroveranno nelle aule per affrontare una nuova “prova d’esame”, cimentandosi nella traduzione di un brano di prosa latina.La materia, come da consuetudine, è stata estratta a dicembre dalla dirigente scolastica Liliana Gilli, durante la presentazione ufficiale dell’evento. I partecipanti avranno a disposizione due ore, con il solo ausilio del dizionario, due fogli protocollo timbrati e una penna nera, per consegnare la propria versione del testo.

Un ponte tra generazioni e valorizzazione delle materie classiche

L’iniziativa, che già lo scorso anno ha riscosso grande successo, si distingue per la sua capacità di creare un ponte tra ex allievi e studenti attuali, rafforzando il senso di appartenenza e la passione per le materie classiche.

La Rimaturità non è solo una prova di traduzione, ma un’occasione per rivivere l’emozione del compito in classe e riscoprire gli spazi dello storico liceo, primo Ginnasio della Toscana dal 1878.

L’evento, sostenuto dalla dirigente Gilli, mira anche a incrementare l’interesse verso il latino e il greco, coinvolgendo la comunità scolastica in un’esperienza condivisa e originale.

Due livelli di difficoltà e riconoscimenti simbolici

La prova prevede due livelli di difficoltà: nel livello avanzato, la correzione sarà affidata agli insegnanti del liceo, alla presidente della delegazione fiorentina dell’Associazione italiana di cultura classica, Maria Pace Pieri, e al docente universitario Enrico Magnelli, ex studente del Galileo.

Nel livello base, saranno invece gli attuali studenti a rileggere gli elaborati degli ex allievi. I partecipanti potranno scegliere se ricevere o meno una valutazione sulla propria traduzione.

La consegna dei riconoscimenti è prevista per ottobre: la medaglia commemorativa, realizzata dal maestro orafo Paolo Penko, raffigura il celebre portone d’ingresso del liceo, simbolo di una scuola che ha formato generazioni di personalità illustri come Mario Luzi, Tiziano Terzani, Oriana Fallaci, Margherita Hack, Giovanni Spadolini e Giosué Carducci.

Una tradizione che si rinnova, intrecciando memoria e innovazione nell’offerta formativa.

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