Riforme. Ministro, puntiamo alla correttezza e all’obiettività, pensando a tutto. Lettera

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On.le Ministro Fedeli, siamo alla stretta finali con le OO.SS.
Bisogna lavorare per il bene della scuola, inteso come bene per gli studenti.

Innanzitutto occorre puntare alla correttezza e all’obiettività.
1) Se i posti al Sud ci sono, diamoli, come è sempre stato, a chi è di ruolo, a chi è entrato dimostrando amore per la scuola, chi ha sposato la riforma nella sua forma originale. Diamo i posti professionalizzanti ai docenti in base alle loro CdC, senza usarli come tappabuchi per supplenze o per progetti senza senso perché inattuabili;
2) Potenziamo la scuola dando docenti di materie che serviranno ai ragazzi per il loro futuro: a loro serve matematica, fisica, scienze, inglese, latino, informatica. Spalmiamo altre discipline nelle scuole dove realmente servono;
3) Valorizziamo le esperienze. Con tutto il rispetto, tra chi è stato esperto esterno nelle scuole su progetti inerenti i percorsi di studi, credo che abbia maggior diritto rispetto a chi ha un dottorato di ricerca, che magari potrà servire per altre situazioni; ma un dottorato non ti specializza come la scuola vissuta;
4) Diamo valore a tutti i docenti previsti dal MIUR: è ingiusto non valutare esperienze dei docenti delle scuole paritarie che addirittura hanno partecipato anche agli esami di stato: perchè denigrare il tutto? Sappiamo benissimo che lo stipendio non è adeguato, ma il lavoro è spesso più difficile di quello negli istituti statali;
5) Diamo importanza al sostegno: evitiamo che docenti privi del titolo vadano a coprire ruoli cosi importanti. E’ un insulto e un pericolo per la crescita;
6) Moltissimi docenti precari del Nord non riescono ad entrare nella scuola: se abbiamo ancora posti vacanti, copriamoli pensando al bene dei docenti e delle classi;
7) Bandiamo un concorso abilitativo serio, stile SSIS, con esami di didattica e tirocini. Perché discriminare con TFA ?
8) Svuotiamo le graduatorie: ci sono i pensionamenti, gli incentivi al prepensionamento, l’apertura delle scuole pomeridiane, e il tempo pieno: se attuate bene, anche le GaE si svuoteranno
9) Cerchiamo la collaborazione col territorio. Io mi sono dannato l’anima per una buona alternanza scuola-lavoro nel territorio che conoscevo. Ognuno deve lavorare in questa direzione.

E se vogliamo ce la facciamo. Tutti insieme.

Prof. Ivano De Luca dei NastriniRossiDocenti

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