Riforme. L’Anquap è favorevole alla Buona Scuola

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L'Anquap, l’Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche, appoggia e sostiene la nuova stagione riformatrice, senza tacere però dimenticanze e criticità che richiederanno interventi e modifiche. Lo ha ribadito a Paestum nell’ambito del seminario nazionale sul nuovo ordinamento della Repubblica.

L'Anquap, l’Associazione Nazionale Quadri delle Amministrazioni Pubbliche, appoggia e sostiene la nuova stagione riformatrice, senza tacere però dimenticanze e criticità che richiederanno interventi e modifiche. Lo ha ribadito a Paestum nell’ambito del seminario nazionale sul nuovo ordinamento della Repubblica.

Il Presidente di Anquap, Giorgio Germani, si è dichiarato favorevole allo stesso tempo al testo sulla buona scuola,
“anche se dimentica una ineludibile revisione degli organi di governance”, e alla riforma della pubblica amministrazione, “pur in presenza di incoerenze sulla disciplina del ruolo unico della dirigenza”.

E' intervenuto al dibattito Luciano Chiappetta, consigliere del MIUR, che si è concentrato sulle novità del testo sulla buona scuola: “La grande novità della legge 107/2015 è costituita dal superamento del concetto tradizionale di organico che si accompagna ad una nuova e più flessibile concezione dell'attività didattica. Tutta la scuola, e non solo quella italiana, è stata ed è ancora legata al concetto di classe/aula; ma da più parti si avvertono spinte molto forti per il superamento delle mura dell'aula e dei limiti di una didattica confinata solo ed esclusivamente ad un gruppo determinato e sempre identico di studenti”.

Anche  la senatrice Michela Montevecchi (M5S) è intervenuta ed ha parlato di scuola: “La Buona Scuola è una riforma che si trova in un’empasse perché non sta risolvendo i problemi che si proponeva di affrontare. Nell’ultimo decreto scuole belle abbiamo assistito all’introduzione di un correttivo per regolare le supplenze, di nuove proroghe agli appalti per le pulizie all’interno delle scuole nonostante la segnalazione recente di Cantone, senza dimenticare poi il piano straordinario assunzioni che ha comportato non pochi problemi”. Anche secondo Elena Centemero, parlamentare di FI, presente anche lei al seminario,  le problematiche non mancano : “L’ultimo decreto legge è stato emanato dal governo proprio per risolvere alcune criticità.
Resta ancora aperta la questione piano straordinario di mobilità per i docenti, e qui si rischia davvero di compromettere la continuità didattica degli studenti e in secondo luogo le esigenze familiari dei docenti stessi” dice la parlamentare e continua “Ciò che in ogni caso possiamo dire è che di fronte a una nuova organizzazione che potrebbe dare dei frutti positivi per le istituzioni scolastiche ci troviamo di fronte ad un provvedimento che è stato fatto di fretta e che sta mostrando quei limiti che Forza Italia aveva segnalato più volte in commissione cultura.”

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