Riforme, ANP: per il reclutamento percorso troppo lungo, preoccupati per la continuità didattica

“Non è facile utilizzare la flessibilità nell’organizzazione degli istituti”, anche a fronte “delle modalità con cui l’organico del potenziamento è stato assegnato alle scuole, spesso disattendendo le richieste dei Pof triennali”. Non sarà facile soprattutto “per gli insegnamenti tecnico-pratici”.
“La norma, così come scritta, contraddice uno dei principi fondamentali della 107 subordinando l’offerta formativa all’organico dei docenti”.
Lo ha detto Giorgio Rembado, presidente dell’Associazione nazionale dirigenti e alte professionalità della scuola, in audizione in commissione Cultura alla Camera sull’attuazione della riforma Buona scuola.
Il “percorso” previsto dal dlgs sull’adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria “è eccessivamente articolato e lungo. È non solo un percorso accidentato, ma anche troppo lungo. Manca poi un ruolo da parte della scuola”. Ha aggiunto riguardo alla delega sul reclutamento e formazione in ingresso.
Riguardo alla delega sul sostegno ha affermato: “Siamo favorevolissimi alla garanzia della continuità didattica” per gli alunni disabili. “Però esprimiamo grande preoccupazione che questo non venga garantito alla totalità degli alunni e degli studenti. La garanzia viene tolta con il contratto e questa è una stortura e un grave errore”.
Un commento anche sull’istruzione musicale ed artistica: “C’è un’assoluta scarsità di risorse per l’istruzione musicale e artistica. Non vorremmo che fosse solo una cosa di facciata. Vengono stanziati 2 milioni di euro che corrispondono a 0,25 centesimi ad alunno all’anno”.