Riforma voto in condotta, Galiano: “Non è la soluzione, occorre investire in educazione emotiva”

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Il voto del Senato che reintroduce il voto in condotta nelle scuole ha suscitato diverse reazioni, tra cui la forte contrarietà di Enrico Galiano, noto insegnante e scrittore.

Galiano, da sempre attento alle dinamiche dell’educazione e del mondo giovanile, non vede nel voto in condotta una soluzione ai problemi di comportamento nelle scuole, anzi, ritiene che sia una misura superficiale che non affronta le radici del problema.

L’insegnante, con la sua esperienza nelle scuole medie, sottolinea l’importanza di un approccio preventivo, basato sull’educazione emotiva e sulla creazione di un ambiente scolastico positivo.

“Facciamo finta che i problemi di comportamento siano come il mal di denti”, afferma Galiano, “prevenire è meglio di curare”.

La sua proposta si articola in diverse azioni concrete:

  • Corsi di teatro: per permettere ai ragazzi di esprimere le proprie emozioni in modo sano e costruttivo.
  • Attività sociali: coinvolgere gli studenti in esperienze di volontariato presso case di riposo, centri per disabili, comunità di recupero, ecc., per sviluppare empatia e senso civico.
  • Presenza di psicologi: figure di riferimento per gli studenti che necessitano di supporto emotivo.
  • Formazione per gli insegnanti: corsi di aggiornamento sulla psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza.
  • Coinvolgimento dei genitori: per creare un fronte comune nell’educazione dei ragazzi.
  • Miglioramento degli ambienti scolastici: rendere le scuole luoghi accoglienti e stimolanti.

Galiano conclude con un appello alla responsabilità collettiva, citando la saggezza africana: “un bambino lo cresce un intero villaggio”.

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