Riforma voto in condotta e sospensione studenti, si farà in tempo per il prossimo anno scolastico?
Come sappiamo, è già partito nei giorni scorsi l’iter parlamentare che porterà all’approvazione della riforma del voto in condotta e alle sospensioni degli studenti. Il disegno di legge è attualmente in discussione in Commissione Cultura e Istruzione del Senato. Ma si farà in tempo per il prossimo anno scolastico?
Il Disegno di legge in discussione fra i senatori, prevede infatti che, entro 180 giorni dalla data di approvazione della legge, il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblichi un Regolamento che incastri le modifiche previste con la normativa attualmente in vigore.
Pertanto, tale regolamento dovrebbe arrivare entro il mese di febbraio. In questo modo si renderebbe operativa la riforma sin da settembre.
Il disegno di legge, composto da un unico articolo, introduce aggiornamenti significativi alle normative vigenti, in particolare quelle stabilite dal decreto legislativo del 13 aprile 2017, n. 62 e dalla legge del 20 agosto 2019, n. 92, riguardante l’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si mostra positivo sulla riforma: “C’è la ferma volontà di arrivare rapidamente alla sua approvazione per cambiare radicalmente l’istituto della sospensione e ridare valore al voto di condotta. Il nostro obiettivo è attuare la riforma dal prossimo anno scolastico”.
Insomma, le prerogative per arrivare in tempo a settembre 2024 ci sono. Ma bisogna essere molto precisi nelle tempistiche sia per quanto riguarda l’approvazione del disegno di legge che per quanto concerne il regolamento del Ministero.
Cosa contiene il testo
Il disegno di legge modifica sostanzialmente il modo in cui il comportamento degli studenti viene valutato. Per la scuola primaria, la valutazione del comportamento sarà espressa collegialmente dai docenti con un giudizio sintetico, mentre per gli studenti della scuola secondaria di primo grado, la valutazione sarà espressa in decimi.
Viene introdotta una regola stringente per la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato nel caso in cui la valutazione del comportamento sia inferiore a sei decimi. Questo sottolinea la necessità di un comportamento adeguato per il progresso scolastico, sottolineando le conseguenze delle mancanze disciplinari.
Una novità significativa è l’introduzione di un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale per gli studenti con una valutazione del comportamento pari a 6/10. Inoltre, è prevista l’opportunità di coinvolgimento in attività di cittadinanza solidale per gli studenti allontanati dalla scuola per motivi disciplinari, promuovendo così la responsabilizzazione e l’educazione civica.
Il punteggio di comportamento ora assume un ruolo centrale, con un punteggio più alto attribuito se il voto di comportamento è pari o superiore a 9/10, conferendo così maggiore peso al comportamento dello studente nella valutazione complessiva.
Le linee guida del provvedimento
Fra i punti salienti di tali linee guida si rammenta che:
- Il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
- Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
- La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
- Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento.
- Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.
- Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità
DISEGNO DI LEGGE
LINEE GUIDA
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