Riforma test di Medicina, Burioni: “È positivo che non ci sia più il mercato di preparazione per le prove d’accesso”

Roberto Burioni ha commentato la riforma dei test di Medicina durante la trasmissione Che Tempo che fa, esprimendo il suo accordo con il Ministro riguardo alla necessità di riformare un sistema di preparazione che, secondo lui, ha drenato risorse significative dalle famiglie.
“È molto positivo che non ci sia più questo mercato di preparazione”, ha affermato Burioni, sottolineando che ora gli studenti hanno l’opportunità di esplorare il campo della medicina senza pressioni esterne.
Tuttavia, Burioni ha anche sollevato preoccupazioni riguardo al numero di studenti che si troveranno a frequentare i corsi. Con l’accesso garantito per i primi sei mesi a tutti coloro che avrebbero sostenuto il test quest’anno, i professori potrebbero trovarsi a gestire classi molto più numerose del previsto. “Immaginate un esame di fisica medica che passa da 200 a 800 studenti“, ha avvertito, ponendo interrogativi pratici su come gestire un simile afflusso.
Burioni ha sottolineato che la medicina è una facoltà pratica, paragonandola all’apprendimento dello sci: “Non ci sono scuole di sci a Taormina, perché ci vuole la neve per imparare a sciare”. Sebbene le materie del primo semestre non siano necessariamente pratiche, la sfida rimane nel garantire che gli studenti ricevano un’istruzione di qualità in un contesto che potrebbe diventare rapidamente sovraffollato.