Riforma tecnici e professionali, Confindustria spinge: “Cambio di passo per una nuova alleanza pubblico-privato”

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La prossima settimana approderà in Commissione al Senato Ddl con cui il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ridisegna missione e tempi della scuola tecnico professionale accorciando dal prossimo anno scolastico la filiera formativa con una nuova sperimentazione 4+2, 4 anni di istituto tecnico e 2 anni di super Its Accademy. Confindustria attende la chiusura dell’iter con molto interesse.

Il vicepresidente di Confindustria, Giovanni Brugnoli, guarda al disegno di legge come ad un “segnale importantissimo di inversione di tendenza, ad un cambio di passo che finalmente riconosce una necessaria nuova alleanza pubblico-privato.

Ci auguriamo che tutte le parti politiche sposino appieno il Ddl – spiega Brugnoli conversando con l’Adnkronos – Perché il tema è trasversale e serve una grande alleanza per il futuro del nostro paese“.

D’altra parte i dati parlano chiaro e la fotografia scattata da Unioncamere è impietosa. “Noi abbiamo il 48% di mancate competenze che comporta un mancato Pil pari a 38 miliardi di euro. Un mismatch che costa tantissimo al Paese ed è il risultato di un mancato dialogo scuola-industria creato da un retaggio culturale sbagliato , andato avanti per decenni“, spiega ancora portando ad esempio quanto accade attualmente in uno dei settori di traino dell’economia.

Nella nautica ci vogliono tre-quattro anni per la consegna di super yacht dovuti anche alla mancanza di personale qualificato che oltre un certo numero di imbarcazioni non riesce a produrre“, conclude.

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