Riforma sostegno, Profilo di Funzionamento: cos’è, chi lo redige, cosa contiene

Il D.lgs. n. 66/2017 detta nuove norme in materia di inclusione degli studenti disabili certificati, promuovendo la partecipazione della famiglia e delle associazioni di riferimento, quali interlocutori dei processi di inclusione scolastica e sociale.
Tra le novità la redazione di un nuovo documento, ossia il profilo di funzionamento.
Cos’è
Il profilo di funzionamento (PF) è il documento propedeutico alla redazione del PEI.
Il PF:
- sostituisce, ricomprendendoli, la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale;
- è redatto dopo l’accertamento della disabilità, secondo i criteri del modello bio-psicosociale della Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF).
- definisce anche le competenze professionali e la tipologia delle misure di sostegno e delle risorse strutturali necessarie per l’inclusione scolastica; evidenziamo che tali competenze non erano in precedenza riconosciute alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico funzionale.
Chi lo redige
Il PF è redatto dall’unità di valutazione multidisciplinare, di cui al DPR 24 febbraio 1994, sulla base della certificazione di disabilità inviata dai genitori.
L’ unità di valutazione multidisciplinare è composta da:
- a) un medico specialista o un esperto della condizione di salute della persona;
- b) uno specialista in neuropsichiatria infantile;
- c) un terapista della riabilitazione;
- d) un assistente sociale o un rappresentante dell’Ente locale di competenza che ha in carico il soggetto.
Alla redazione del PF collaborano i genitori dell’alunno e un rappresentante dell’amministrazione scolastica, individuato preferibilmente tra i docenti della scuola frequentata dal soggetto interessato.
Aggiornamento
Il profilo di funzionamento va aggiornato al passaggio di ogni grado di istruzione, a partire dalla scuola dell’infanzia.
Può essere, inoltre, aggiornato in caso di nuove condizioni di funzionamento della persona disabile.
Linee Guida Miur
Criteri, contenuti e modalità di redazione del PF saranno definiti in apposite Linee Guida, da adottare tramite un decreto del Ministero della Salute, di concerto con il Miur, con i Ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali, dell’Economia e delle Finanze, per gli affari regionali e le autonomie, sentito l’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica (introdotto dall’articolo 15 del decreto) e previa intesa in sede di Conferenza Unificata. Tale decreto deve essere adottato entro 180 giorni dall’entrata in vigore del decreto (66/2017) oggetto della nostra trattazione (ricordiamo che il decreto è entrato in vigore il 31 maggio 2017).
Decorrenza
Il profilo di funzionamento sostituirà la diagnosi funzionale e il profilo dinamico funzionale a partire dal 1° gennaio 2019.