Riforma scuola e ATA. Assenti precari, ma ci sarà carriera
Nel testo delle linee guida per la riforma della scuola i riferimenti al personale ATA sono al lumicino. Sono un piccolo esercito che chiede attenzione.
Nel testo delle linee guida per la riforma della scuola i riferimenti al personale ATA sono al lumicino. Sono un piccolo esercito che chiede attenzione.
Il piano di 150mila immissioni in ruolo per i docenti precari, sarà attuato per timore di una condanna da parte dell’Europa causata dalla reiterazione dei contratti che violano le direttive europee.
Stesso discorso per il personale ATA che oggi conta circa 205 mila precari tra impiegati nelle segreterie, collaboratori scolastici e assistenti tecnici. I tempi di attesa per il ruolo raggiungono anche 12-13 anni, soprattutto nelle Regioni meridionali, mentre al Nord molte graduatorie sono esaurite.
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Di questo piccolo esercito la riforma non fa menzione, eppure rientrano anch’essi nella violazione della reiterazione dei contratti pluriennali ai precari.
Ma il mondo degli ATA non è completamente assente nel testo delle linee guida di Renzi. Infatti, nel capitolo dedicato al "merito per i docenti", si dice chiaramente che sarà rivisitato il meccanismo di valorizzazione della carriera, rimandando ad una proposta futura della quale non si dice altro.