Riforma reclutamento e formazione, il Mef concede pochi soldi: per Anief non può finire così

Sarebbero pochi i fondi messi a disposizione dal Mef per evitare il dimezzamento della carta docente e al corpo insegnante, che nel volgere di alcuni anni perderà circa 10.000 posti di potenziamento, già previsti dal Decreto Legge n. 36 inserito nel Pnnr ed ora al vaglio delle commissioni Istruzione e Affari Costituzionali del Senato.
Le forze politiche hanno chiesto oltre 450 milioni di euro per modificare la parte relativa alla scuola del decreto PNRR 2, ma, secondo quanto segnala Italia Oggi, dal Mef pare siano arrivate rassicurazioni solo per 16 milioni, una cifra decisamente bassa, probabilmente necessari solo ad evitare il taglio della carta docente e soltanto per il 2022”.
Inoltre, “fumata nera anche per il finanziamento volto a coprire gli aumenti ai docenti che parteciperanno alla formazione incentivata. Servirebbero 380 milioni di euro per evitare il taglio di oltre 11mila cattedre, troppo per il Ministero dell’Economia. Bisognerà attendere, dunque, la prossima Legge di Bilancio, ma, ripete il ministro Daniele Franco, dovrà esserci la volontà politica per compensare i tagli previsti. Difficilmente, però, questo sarà possibile con il decreto PNRR 2, il cui varo è atteso entro il 29 giugno”.
Anief ritiene che si stia dimostrando poco incisiva l’azione che si sta producendo per evitare l’approvazione del provvedimento normativo che andrebbe a rendere ancora più complicata l’immissione in ruolo del personale docente e renderebbe discriminatoria, oltre che svolta in orari inappropriati, la formazione degli insegnanti di ruolo. Il sindacato torna dunque ad esortare le commissioni Affari Costituzionali e Istruzione pubblica, beni culturali del Senato a valutare con attenzione le 300 richieste di modifica presentate, di cui 50 da Anief.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che la protesta è generalizzata. Noi, come sindacato, abbiamo chiesto, in particolare, di reintrodurre il doppio canale nella fase transitoria con assunzione da Gps e con corso abilitante per chi sprovvisto; prevedere la stabilizzazione con anno di formazione per i precari con 36 mesi e docenti di ruolo, a regime; confermare nei ruoli chi fa il tirocinio, senza nuovi concorsi o nuova valutazione, come pure chi è stato assunto con riserva dopo l’anno di prova superato; l’avvio del concorso per titoli per docenti di religione cattolica”.
“Crediamo – continua il sindacalista leader dell’Anief – che sia anche giunto il tempo di attuare l’ammissione in sovrannumero al Tfa sostegno per chi ha svolto 36 mesi su sostegno e docenti di ruolo; le assunzioni degli idonei dei concorsi e da Gae e Gmre; la conferma delle immissioni in ruolo degli assunti da prima fascia Gps senza nuova valutazione; l’assegnazione provvisoria per tutti e abolizione vincoli residuali su mobilità; l’assegnazione della carta docente da 500 euro per tutti e formazione per tutti in orario di servizio e retribuita senza tagli o risparmi. Sono provvedimenti indispensabili che non possono essere respinti per mancanza di attenzione o di fondi adeguati”, conclude Pacifico.