Riforma pensioni di nuovo congelata: si va verso un ritorno alla Legge Fornero?

Riforma pensioni congelata dal Coronavirus: c’è il rischio di tornare alla Legge Fornero?
Molta la preoccupazione dei lavoratori per quel che riguarda la riforma pensioni. Da una parte la riforma sarebbe dovuta intervenire per misure da inserire direttamente nella Legge di Bilancio 2021, ma dall’altra avrebbe dovuto dar luce ad una nuova forma di flessibilità che vada a prendere il posto della quota 100 alla sua scadenza.
Se per quel che riguarda le misure da inserire nella legge di Bilancio passi avanti ne sono stati fatti e si è arrivato a dire che certamente la proroga dell’opzione donna e dell’Ape sociale ci saranno accompagnate dalla proroga dell’Isopensione, pochi risultati, invece, si sono ottenuti su quella che deve essere la riforma per il 2022.
Dopo la prima ondata di Coronavirus, che aveva interrotto i tavoli di confronto tra esecutivo e parti sociali al riguardo, gli stessi erano ripresi ad inizio settembre. Molte le ipotesi messe in campo, dalla quota 41 per tutti alla quota 102 con 64 anni di età.
La seconda ondata di Coronavirus, però, ha di nuovo congelato i confronti e si sono bloccate anche le ipotesi da vagliare.
La preoccupazione dei lavoratori, adesso, è che se non si realizzasse la riforma per il 2022, o si realizzasse in modo approssimativo, l’alternativa sarebbe un traumatico ritorno alla Legge Fornero senza flessibilità in uscita.
Anche, infatti, se la riforma fosse varata con misure che prevedano penalizzazioni troppo pesanti (come inizialmente si era pensato per la quota 41 per tutti con penalizzazioni) i lavoratori sarebbero costretti, loro malgrado, a continuare a fruire esclusivamente delle Legge Fornero per la quiescenza, almeno per non perdere parte della pensione maturata a causa dei tagli imposti dalle penalizzazioni.
E’ comprensibile e giusto che in questo momento l’esecutivo spenda le sue risorse e le sue energie per contrastare l’aumento dei contagi e per erogare incentivi ed aiuti agli italiani che maggiormente stanno risentendo delle chiusure imposte, ma soprattutto nel periodo di crisi economica che il nostro Paese sta vivendo sarebbe importante dare una possibilità di pensionamento a tutti coloro che nel frattempo hanno perso il lavoro.
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