Riforma Pubblica Amministrazione: ritorna il giuramento e si introducono test psicoattitudinali

Il Ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, ha presentato un disegno di legge che punta a riformare il pubblico impiego.
Riforma PA: iter
Si tratta, come riferisce l’Ansa, di una delega cui seguiranno i decreti attuativi.
Il disegno di legge dovrebbe ricevere a breve il via libera da parte del Consiglio dei Ministri, dopo il quale si avvierà l’iter parlamentare e successivamente si avranno a disposizione 18 mesi per l’applicazione.
Riforma PA: le misure
Dirigenti pubblici
I dirigenti pubblici, al fine di accrescere la produttività e rilanciare l’immagine della pubblica amministrazione, devono adeguare le prestazioni alle “esigenze dell’organizzazione”, “nonché a quelle connesse con la corretta gestione e il necessario coordinamento delle risorse umane, anche mediante la presenza quotidiana nella sede di lavoro”.
Richiesta, dunque, anche la presenza in ufficio tutti i giorni.
L’incarico, secondo quanto prevede il DDL, può essere rinnovato una sola volta.
Quanto agli incarichi a contratto, viene ripristinato il principio dello spoil system e la durata del rapporto non può essere superiore pal mandato del sindaco.
Test psicoattitudinali e giuramenti
Il progetto di riforma si pone come obiettivo quello di ridurre tempi e costi delle selezioni con prove differenziate finalizzate all’individuazione delle figure richieste.
Sono, inoltre, previste “verifiche psicoattitudinali”, centrate sulle abilità relazionali.
I candidati, che superano le selezioni, dovranno”giurare”: la delega infatti prevede un’estensione dell’obbligo di giuramento, per rafforzare lo spirito di servizio dei dipendenti.
Valutazione e concorsi interni
Previsti:
- un “Sistema nazionale di valutazione delle performance”, affidato al Ministero competente ma anche a soggetti esterni;
- concorsi interni per il personale che ottiene valutazioni migliori nell’ultimo triennio.