Riforma. Minoranza PD propone referendum ad iscritti del partito

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I deputati e i senatori della minoranza del Partito Democratico aperti alle richieste del mondo della scuola non credono all'apertura di Renzi anticipata ieri sera durante il Direttivo.

I deputati e i senatori della minoranza del Partito Democratico aperti alle richieste del mondo della scuola non credono all'apertura di Renzi anticipata ieri sera durante il Direttivo.

Secondo Alfredo D'Attore, la volontà di Renzi di confrontarsi con i circoli PD si trasformerà nell'ennesimo monologo col quale sarà "spiegata la riforma".

La convinzione della minoranza è che se fossero chiamati a esprimersi, gli iscritti boccerebbero il disegno di legge; di qui l'idea di proporre un referendum tra i tesserati, uno strumento previsto dallo Statuto del Pd ma finora mai utilizzato.

Di diverso avviso gli esponenti della maggioranza PD che vedono in questa soluzione un tentativo di arenare la riforma.

"E insopportabile – spiega Stella Bianchi, veltroniana passata nelle fila di Renzi  – che i colleghi della minoranza ritengano di essere gli unici a pensare al bene del Paese, mentre noi ci limiteremmo ad appoggiare supinamente tutto quello che dice Renzi".

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