Riforma ITS: quello che c’è da sapere sugli Istituti Tecnici Superiori che diventano Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy) è su TuttoITS

Con la riforma gli ITS non cambiano solo il nome, ma guadagnano un finanziamento stabile, avranno un monitoraggio più serrato e saranno organizzati in più aree tecnologiche. Ecco i punti essenziali contenuti nel testo della riforma, e dove approfondire su TuttoITS.it
Finanziamenti stabili agli Istituti Tecnici Superiori, nuove aree tecnologiche e un maggiore ruolo per le imprese: sono questi i capisaldi della riforma ITS che, dopo molti mesi di attesa, diventa legge. Il testo del provvedimento – tra le altre cose – ridefinisce la governance degli Istituti e contiene novità importanti per il loro sviluppo. Questo anche alla luce del maxi finanziamento da 1,5 miliardi di euro previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza(il Pnrr) che, proprio tramite la riforma, darà agli ITS una forte propulsione alla loro diffusione su tutto il nostro territorio nazionale.
Per raccontare questa e le molte altre novità del mondo ITS, è online da questa primavera TuttoITS, il primo newsbrand interamente dedicato agli Istituti Tecnici Superiori italiani, nato sia per fare conoscere i percorsi formativi post-diploma offerti nel nostro paese sia per raccontare notizie, novità e aggiornamenti che riguardano la formazione terziaria superiore a ciclo breve in Italia. Su TuttoITS ci si può informare, tra le altre cose, sulle possibilità occupazionali e di crescita professionale per i docenti, raccontate anche qui su Orizzonte Scuola nelle scorse settimane.
In attesa dei decreti attuativi che dovrebbero arrivare nel corso dei prossimi mesi, quali sono allora le principali novità contenute nella riforma degli ITS? Le abbiamo raccolte più nel dettaglio qui di seguito.
1. Un nome un po’ diverso (ma lo stesso acronimo) e la novità “Academy”
Come anticipato, con la riforma gli ITS cambiano nome: si passa da Istituti Tecnici Superiori (ITS) a Istituti Tecnologici Superiori (ITS Academy), una modifica utile a enfatizzare l’importanza dell’innovazione tecnologica in questo genere di percorso e anche a disambiguare la confusione che spesso si genera rispetto ad acronimi simili riferiti alle scuole superiori.
2. Aumentano le aree tecnologiche, ma non sappiamo ancora come
Il nuovo provvedimento sugli ITS comporta novità importanti per le aree tecnologiche. Al momento ne esistono 6: efficienza energetica, mobilità sostenibile, nuove tecnologie della vita, nuove tecnologie per il made in Italy, tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e, infine, tecnologie della informazione e della comunicazione. La riforma punta ad allargare il numero delle aree che sono state introdotte originariamente (nel 2008) in uno dei provvedimenti alla base dello sviluppo degli Istituti Tecnici Superiori. Sarà comunque un decreto attuativo del ministero dell’Istruzione, da adottare entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della riforma, a individuare una serie di aree tecnologiche che dovranno fare riferimento ad ambiti come transizione ecologica o transizione digitale. L’unica certezza al momento, è che le aree diventeranno più delle attuali 6.
3. Cambia il ruolo delle imprese, potenziandosi
Il provvedimento stabilisce che stage aziendali e tirocini formativi sarannoobbligatori almeno per il 35% della durata del monte orario complessivo dei percorsi ITS. Potranno essere svolti anche all’estero e saranno “adeguatamente sostenuti da borse di studio”. Inoltre, le imprese fondatrici e partecipanti decideranno (“di norma”)il presidente della Fondazione ITS, cioè il suo legale rappresentante. Altra novità: un credito d’imposta al 30% per le imprese che decidono di investire negli ITS, previsto dall’articolo 4 della riforma. E il credito sale al 60% se l’erogazione avviene nelle province in cui il tasso di disoccupazione è superiore a quello medio nazionale. Viene poi stabilito chela docenza degli Istituti dovrà arrivare “per almeno il 60% del monte orario complessivo” dal mondo del lavoro.
4. Un finanziamento stabile per le attività che contano
Gli ITS potranno contare sul Fondo per l’istruzione tecnologica superiore, istituito dal ministero dell’Istruzione. Si tratta di un finanziamento stabile per gli ITS, e sono previsti a partire da quest’anno 48,35 milioni di euro.Il Fondo finanzierà prioritariamente la realizzazione dei percorsi formativi, il potenziamento dei laboratori e delle infrastrutture tecnologicamente avanzate, nonché le borse di studio e l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie. Una direzione, quest’ultima, in cui si colloca anche l’iniziativa editoriale TuttoITS.
5. Un monitoraggio più sistematico, serrato e funzionale
Il sistema di monitoraggio e valutazione dei percorsi formativi ITSsarà realizzato insieme dal ministero dell’Istruzione e dal ministero dell’Università e della ricerca,con la possibilità di avvalersi di enti pubblici per le attività di valutazione della formazione superiore. Viene poi istituito il Comitato nazionale ITS Academy, che avrà compiti di consulenza e proposta, “nonché di consultazione delle associazioni di rappresentanza delle imprese, delle organizzazioni datoriali e sindacali, degli studenti e delle fondazioni ITS Academy”, con l’obiettivo di raccogliere elementi sui nuovi fabbisogni di figure professionali di tecnici superiori nel mercato del lavoro. Infine, al ministero dell’Istruzione arriverà l’anagrafe nazionale degli studenti iscritti ai percorsi ITS.I criteri e le modalità della costituzione dell’anagrafe sono però rimandati a un decreto attuativo (la riforma ne richiede diversi per una serie di misure).
Altri importanti punti della riforma sono raccontati su TuttoITS, in versione sintetica e in versione estesa. Sul sito si trova anche il racconto completo dell’iter del provvedimento e delle modifiche apportate durante l’esame nella commissione Cultura del Senato.
Per rimanere aggiornati sulle novità della riforma, e in generale su tutto ciò che riguarda gli ITS, il sito di riferimento è TuttoITS.it, ma non c’è solo quello: è infatti disponibile una newsletter settimanale che esce ogni martedì (ci si iscrive qui) che porterà le novità sugli ITS direttamente nelle caselle di posta elettronica. Inoltre, ci sono i profili social su cinque piattaforme diverse, da cui è possibile seguire tutti gli aggiornamenti: Instagram, TikTok, Facebook, Twitter e Linkedin.