Riforma istituti tecnici-professionali: il 30% delle scuole potrà aderire alla sperimentazione. In arrivo disegno di legge. Attuazione nel 2024-25

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Formazione tecnico-professionale, la riforma è in arrivo. Si prevede un percorso di istruzione superiore ridotto da 5 a 4 anni, seguito da 2 anni di specializzazione presso gli Its. Ma c’è un limite: la sperimentazione interesserà fino ad un massimo del 30% delle istituzioni scolastiche, basato su una ripartizione regionale.

Il disegno di legge sarà discusso nel prossimo consiglio dei ministri. A sostegno della riforma, il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l’importanza di fornire ai giovani maggiori opportunità lavorative e di garantire alle aziende l’accesso a professionalità adeguate.

Il Ministro, in un’intervista al Corriere della Sera, aveva detto: “Il numero di professori in organico sarà lo stesso di oggi. Le scuole potranno anche coinvolgere esperti esterni con specializzazioni particolari per le quali manchino competenze interne”.

Inoltre, le istituzioni scolastiche “potranno decidere di aumentare le ore di Pcto, i percorsi di scuola-lavoro, e di apprendistato formativo“.

L’idea di Valditara è quella che tale percorso si trasformi in uno “sbocco naturale per gli studenti, ma non l’unico, è quello dell’Its, con due anni di specializzazione post diploma. Raccoglieremo anche le disponibilità di imprese ed enti per sponsorizzare e supportare la filiera tecnica”, conclude.

Il nuovo curricolo si sviluppa in un format 4+2. I primi quattro anni culmineranno con il diploma di maturità, seguiti da due anni di specializzazione presso gli ITS Academy. L’attenzione si sposta maggiormente sulle materie professionalizzanti, con una possibilità maggiore per le scuole di avvalersi di esperti esterni.

Una novità significativa è l’introduzione del “campus”, una comunità composta da scuole, centri di formazione professionale e Its Academy. Questo modello si concentra sulla centralità dello studente, offrendo percorsi d’istruzione personalizzati e flessibili.

Inoltre, sono previsti accordi di partenariato per la coprogettazione dell’offerta formativa e l’implementazione di percorsi specifici.

Si partirà nel 2024-25.

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