Riforma istituti tecnici, prime misure. Il Decreto: didattica per competenze, accordi con imprese, patti educativi 4.0, CPIA e formazione del personale

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha emanato il Decreto concernente le prime misure per l’attuazione della riforma dell’istruzione tecnica in applicazione dell’articolo 26, comma 4-bis, del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito con modificazioni con la legge 17 novembre 2022, n. 175
Il Decreto mira, innanzitutto, a rafforzare la connessione tra istruzione tecnica e mondo del lavoro, aumentando la flessibilità curriculare e incentivando un approccio interdisciplinare.
Tra le principali misure adottate figurano:
- aggiornamento dei curricoli con un maggiore focus sulle competenze linguistiche, matematiche, scientifiche ed economiche;
- integrazione con il tessuto produttivo locale, attraverso attività laboratoriali e sinergie con le imprese;
- metodologia didattica per competenze, favorendo l’apprendimento interdisciplinare;
- introduzione dei “Patti educativi 4.0”, accordi tra scuole, università, ITS Academy e imprese per una formazione condivisa;
- sviluppo dei processi di internazionalizzazione, con certificazioni linguistiche e programmi CLIL.
Connessione con il mercato del lavoro
Il decreto stabilisce che gli istituti tecnici potranno stipulare accordi di collaborazione con imprese e centri di ricerca, al fine di sviluppare percorsi formativi innovativi. Questi includeranno stage, laboratori e attività orientative per facilitare l’accesso al mercato del lavoro.
Formazione del personale docente
È prevista una formazione specifica per i docenti delle discipline tecnico-professionali, con possibilità di affiancamento in aziende e aggiornamento sulle nuove tecnologie.
Sperimentazione nei CPIA
I Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti potranno erogare percorsi di istruzione tecnica sperimentale, per ampliare l’offerta formativa nelle aree con carenza di istituti tecnici.
Internazionalizzazione e certificazioni
Il decreto promuove certificazioni linguistiche e l’utilizzo di metodologie CLIL (Content and Language Integrated Learning) per potenziare l’accesso a mercati globali.