Filiera tecnico-professionale: percorsi quadriennali sperimentali, patti educativi 4.0, alternanza scuola-lavoro potenziata. Ecco il decreto ministeriale [scarica PDF]

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito accelera sulla riforma dell’istruzione tecnica e professionale, bypassando la farraginosa strada di un decreto della Presidenza della Repubblica. Ecco il decreto ministeriale che darà il via alle principali novità già dall’anno scolastico 2025/2026. Il PNRR attendeva un decreto presidenziale entro fine 2024, ma i ritardi burocratici hanno imposto una sterzata decisa.
Competenze e innovazione: le parole d’ordine del nuovo corso
Il decreto ministeriale punta a potenziare le competenze degli studenti, con un focus su digitale, Made in Italy e connessione col territorio. Linguaggi, scienze, economia: un percorso formativo a 360 gradi per preparare i “tecnici del futuro”. Per i docenti, formazione ad hoc su metodologie innovative e laboratoriali. Senza dimenticare l’apertura internazionale, in linea con gli obiettivi europei.
L’obiettivo è quello di fornire agli studenti una preparazione completa e adeguata alle esigenze del mondo del lavoro, in linea con gli obiettivi di “Industria 4.0” e dell’innovazione digitale.
Opportunità diversificate
La filiera si basa su una rete integrata di istituti tecnici, professionali, ITS Academy, istituzioni formative accreditate dalle Regioni (per IeFP e IFTS), università e rappresentanti del mondo delle imprese. La sinergia punta a offrire agli studenti opportunità diversificate e un percorso formativo completo, dalla scuola secondaria alla specializzazione terziaria, con la possibilità di passaggi tra i diversi percorsi. Particolare attenzione è rivolta ai Patti Educativi 4.0, accordi regionali e interregionali per la condivisione di risorse e al raccordo con i campus multiregionali e multisettoriali degli ITS Academy.
Collaborazione strategica
Il decreto prevede la creazione di reti tra istituti scolastici, ITS Academy, istituzioni formative accreditate dalle Regioni, università e rappresentanti del mondo delle imprese e delle professioni. Tali collaborazioni strategiche mirano a coprogettare l’offerta formativa, attuare l’alternanza scuola-lavoro e stipulare contratti di apprendistato, garantendo così un forte collegamento tra il mondo della formazione e quello del lavoro.
Il decreto prevede inoltre il potenziamento delle ore dedicate ai percorsi di alternanza, da avviare già dal secondo anno, e l’introduzione di moduli didattici e attività laboratoriali tenuti da esperti del settore.
Si punta a rafforzare l’internazionalizzazione dei percorsi, con certificazioni linguistiche, apprendimento integrato CLIL e altre iniziative.
Infine, il Decreto detta specifiche disposizioni per l’esame di Stato dei percorsi quadriennali, chiarendo le modalità di attribuzione del credito scolastico e l’accesso degli studenti provenienti da percorsi quinquennali.