Riforma istituti tecnici e professionali, Valditara: “Un cambiamento inclusivo. La filiera può essere canale formativo di Serie A”

WhatsApp
Telegram

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, è tornato a parlare della riforma degli istituti tecnici professionali.

“Il futuro della nostra nazione dipende dalla formazione che offriamo oggi ai nostri studenti”, afferma Valditara citando Giorgio La Pira. E questa formazione deve essere in linea con i principi della Costituzione, pietra miliare del sistema educativo italiano. Un’istruzione che non limita gli studenti a una conoscenza superficiale, ma li prepara per una cittadinanza attiva e un percorso professionale solido.

Secondo dati Confindustria, l’Italia avrà bisogno di un significativo numero di tecnici specializzati nei prossimi 5 anni; una domanda che, con il sistema attuale, rimarrà inevasa. Questo gap rappresenta un freno allo sviluppo e alla competitività del nostro territorio. L’OCSE suggerisce una maggiore connessione tra istruzione tecnico-professionale e mondo del lavoro.

L’opinione pubblica, inoltre, vede la necessità di una riforma dell’istruzione tecnico-professionale, come confermato da un sondaggio Swg. “La nostra riforma vuole essere inclusiva”, spiega Valditara. L’idea è di potenziare il sistema con l’approccio 4+2, che estende l’istruzione senza abbassarne la qualità, e di coinvolgere professionisti e dirigenti come docenti, per rafforzare alcune materie fondamentali.

“Abbiamo dimostrato che questa filiera può essere un canale formativo di serie A”, conclude Valditara. La riforma, se approvata, potrebbe vedere la luce già nel biennio 2024/2025, con la fase di sperimentazione.

WhatsApp
Telegram

Abilitazione all’insegnamento 30 CFU. Corsi Abilitanti online attivi! Università Dante Alighieri