Riforma istituti tecnici e professionali, Valditara esulta: “Riscontro eccezionale, smentito chi parlava di un fallimento”

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“Un riscontro eccezionale. I dati conclusivi usciranno nel tardo pomeriggio o domani. In ogni modo ci sono anche le verifiche della commissione che dovranno controllare la regolarità delle domande e dei requisiti presentati, però devo dire che siamo particolarmente soddisfatti”.

Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, in merito alla riforma dell’istruzione tecnico professionale, arrivando all’Istituto Galdus di Milano per una visita.

“C’è stata una risposta eccezionale. In Lombardia è andata molto bene, molto bene anche il Mezzogiorno, ma anche in Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Lazio. C’è voglia di crescita – ha aggiunto -, di riscatto, di un collegamento sempre più stretto tra mondo del lavoro e mondo della scuola”.

Le adesioni “ci sono state in tutte le regioni, poi ovviamente ci sono regioni che hanno risposto meglio e altre che hanno risposto con qualche difficoltà in più, ma la cosa che mi è piaciuta molto è che sono state tante le filiere, e filiere anche molto ricche, quindi con molte imprese coinvolte. In alcune realtà è stato fatto un progetto davvero straordinario. Sono stati smentiti coloro che pensavano che la riforma in via sperimentale fosse un fallimento”.

Il ministro ha poi aggiunto che “tutte le associazioni di categoria non solo hanno condiviso pienamente questa riforma, ma ci hanno chiesto di partire rapidamente perché il mondo della produzione ha un drammatico bisogno di competenze. Secondo il dato di Unioncamere – ha spiegato –, il 48% delle qualifiche del mondo produttivo non viene offerto dal nostro sistema scolastico”.

La risposta “è stata davvero straordinaria – ha ribadito – e la riforma partirà già dal prossimo anno scolastico, dal 2024-2025″. Le iscrizioni partiranno “dal 18 gennaio”.

Docente tutor

“Il tutor è stato un successo straordinario, perché il 99% dei docenti hanno aderito al tutor. Il 99% dei tutor e il 96% degli orientatori sarà coperto. È la personalizzazione della formazione su cui noi puntiamo parecchio”, ha aggiunto. 

Il titolare del dicastero di Viale Trastevere poi ha parlato del progetto di ridurre a quattro gli anni di studio negli istituti tecnici. “Non si tratta di una mera riduzione del programma. Si tratta di programmi nuovi, puntiamo, come si fa in GermaniaSveziaSvizzera e Austria, sulla qualità piuttosto che sulla quantità”, ha aggiunto.

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