Riforma istituti tecnici e professionali, tensione al Senato. Manca il numero legale: seduta sospesa

Tensione nell’aula del Senato che deve approvare il disegno di legge di iniziativa governativa per l’istituzione della filiera formativa tecnologico-professionale, collegato alla legge di bilancio che porta la firma del ministro dell’istruzione e merito, Giuseppe Valditara. La seduta è stata sospesa ed è ripresa alle 18:40. Manca, però, il numero legale per l’approvazione di alcune modifiche (un senatore in meno del consentito).
La ricostruzione
La relatrice, Carmela Bucalo, senatrice di Fratelli d’Italia, ha richiesto una breve sospensione per coordinare formalmente il testo del disegno di legge dopo l’esame degli emendamenti. Tuttavia, la pausa ha portato a nuove tensioni.
Alla ripresa della seduta, le modifiche annunciate sono state immediatamente contestate dai gruppi di opposizione, tra cui Italia Viva (Iv), Misto-AVS, Partito Democratico (Pd) e Movimento 5 Stelle (M5S). L’oggetto del disaccordo riguarda le annualità di applicazione (2024-2026) della legge e il suo impatto sulla Legge di Bilancio.
Il Presidente della Commissione Finanze, Nicola Calandrini (Fratelli d’Italia), ha cercato di placare le acque, sostenendo che le modifiche erano meramente tecniche, mirate a sincronizzare gli articoli 2 e 4 del disegno di legge.
Nonostante gli sforzi, la vicepresidente Licia Ronzulli, presiedendo la votazione sul coordinamento dei testi, ha dovuto constatare l’impossibilità di procedere a causa della mancanza del numero legale richiesto.
TESTO DDL
RELAZIONE TECNICA [PDF]
Flessibilità
Vengono introdotte delle quote di orario a disposizione della scuola che vanno dal 14,8% per il biennio, al 17,6% per il secondo biennio e 43,75 per il quinto anno, con il fine di attivare attività collegate al territorio. Un utilizzo non obbligatorio, ma facoltativo.
A ciò si aggiunge anche la quota dell’autonomia pari al 25% dell’orario con il fine di potenziare gli insegnamenti o di attivarne dei nuovi. Percentuale che per il quinto anno diventa del 30% con lo scopo di attivare, in coerenza con il PECUP, tirocini, stage, percorsi orientativi e rafforzare i collegamenti con il mondo del lavoro anche a livello internazionale.
Arrivano i patti educativi 4.0
Si tratta di accordi che gli istituti tecnici e professionali possono instaurare con ITS, Università, enti di ricerca, di formazione, nonché imprese con lo scopo di condividere il bagaglio di conoscenze e usufruire di laboratori avanzati, nonché di realizzare percorsi PCTO innovativi.
Docenti in azienda
Altra novità riguarda la formazione dei docenti. In fatti questi potranno effettuare corsi di formazione all’interno delle aziende con le quali le scuole instaureranno rapporti di collaborazione. Una soluzione che punterà a una maggiore interrelazione tra i due mondi e una acquisizione di conoscenze da parte delle istituzioni scolastiche che potranno spendere ai fini del potenziamento dell’offerta formativa maggi0rmente corrispondente al mondo del lavoro.