Riforma istituti tecnici e professionali, nell’elenco delle scuole ammesse alla sperimentazione anche un istituto egiziano
La riforma degli istituti tecnici e professionali prevede una prima fase di sperimentazione che vede 171 istituti tecnici e professionali, per 193 corsi. In questa lista ci sarebbe anche una scuola egiziana e un istituto che si era detto contrario ma che è finito lo stesso compreso.
Le scuole, come abbiamo spiegato in precedenza, hanno presentato, alla luce del progetto nazionale, le loro candidature per la riduzione da 5 a 4 anni del percorso di studi, che consentirà l’accesso poi agli Its (2 anni), in una filiera organica, ma anche all’università o direttamente al mondo del lavoro.
Un percorso di studi svolto in base a un programma arricchito sul fronte del rafforzamento delle competenze di base e di quelle specialistiche, che vede in campo un maggior raccordo con il mondo dell’impresa, con la realtà territoriale e con gli stessi Its che offriranno una formazione specialistica post diploma, parallela a quella universitaria.
“Dagli istituti è giunta una risposta importante, che dimostra la straordinaria capacità progettuale e voglia di innovazione della nostra scuola. A tutti i dirigenti e i docenti va il mio ringraziamento per lo straordinario sforzo profuso per elaborare i progetti in tempi che erano molto stretti. Ora potremo presentare questa nuova offerta alle famiglie per le iscrizioni al prossimo anno scolastico. Nel frattempo predisporremo le azioni di supporto alle scuole che partiranno con la sperimentazione”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
In totale sono 176 le scuole partecipanti per 201 filiere attive: 27 in Lombardia, 25 in Puglia, 24 in Calabria, 21 in Sicilia, 20 in Campania, 19 nel Lazio.
Il Ministero, ha pubblicato decreto e prospetto degli istituti scolastici ammessi alla sperimentazione, e in fondo all’elenco balza all’occhio una scuola in Egitto: l’istituto tecnico salesiano Don Bosco, che propone un percorso quadriennale di Meccatronica.
Il quotidiano Open, interpellando il sindacato Flc Cgil, riporta invece una curiosa presenza, ovvero una scuola che avrebbe rifiutato l’ingresso alla sperimentazione ma che si è ritrovata suo malgrado nell’elenco.
“La normativa vigente prevede che per partecipare al Progetto di sperimentazione per la nuova filiera formativa ci sia l’ok sia del collegio dei docenti sia del consiglio di istituto. Nel caso dell’Istituto Porta – fanno sapere i sindacalista -, il collegio aveva con chiarezza espresso parere contrario. Eppure la scuola è nella lista”.