Riforma istituti tecnici e professionali, a rilento i lavori per l’approvazione definitiva. Le ultime notizie

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Procedono molto lentamente i lavori in commissione Cultura alla Camera per l’approvazione del disegno di legge che istituisce la filiera formativa tecnologico-professionale, ovvero la riforma sui tecnici e professionali. Il testo ha già ricevuto l’ok dal Senato. Ma a quanto pare ci vorrà più del previsto alla Camera dei Deputati.

L’ultima seduta in Commissione Cultura e Istruzione dell‘8 maggio scorso ha proseguito l’esame del testo ma ancora non si è concluso l’iter. Per la giornata di oggi, mercoledì 15 maggio, è prevista una nuova seduta della Commissione.

In Commissione sono arrivati oltre 600 emendamenti al disegno di legge, la maggior parte dei quali da parte delle forze politiche di opposizione. Tuttavia, appare piuttosto improbabile che verranno apportate modifiche al testo già approvato dal Senato.

“È una riforma che offre straordinarie opportunità ai nostri giovani, consentendo molte più possibilità di lavoro, e con tempi di ingresso più rapidi. Serve a qualificarli in coerenza con le necessità del mondo imprenditoriale. E ciò significa anche far crescere la competitività delle imprese”, ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che rivendicando il provvedimento ha più volte sottolineato come la riforma intende puntare a rafforzare le competenze di base in italiano, matematica e inglese, dando maggiore peso alle materie tecniche e laboratoriali.

L’obiettivo da sempre dichiarato dal Governo è quello di offrire maggiori opportunità lavorative ai giovani, allineandoli alle esigenze del mondo imprenditoriale.

Visione non condivisa dalle forze di opposizione come il Movimento Cinque Stelle, secondo cui si tratta “di una riforma drammatica che sogna di “produrre” lavoratori in serie utili solo per soddisfare la necessità momentanea delle imprese private, ma completamente incapaci di seguire i continui cambiamenti che investono lo sviluppo economico-sociale e il mondo del lavoro. L’utilizzo nel testo della riforma dei termini “filiera” e “addestramento” sono molto più di un campanello d’allarme per chi come noi crede che la missione principale della scuola sia quella di creare persone pensanti con un approccio multidisciplinare e non illudere le famiglie sacrificando la creatività dei loro figli sull’altare di un lavoro che, se mai ci sarà, sarà sfruttato e precario“.

Cosa cambia

La riforma vede, fra gli aspetti più rilevanti, l’introduzione del “campus”, una comunità composta da scuole, centri di formazione professionale e Its Academy, incentrata sulla centralità dello studente.

La proposta include anche la collaborazione a tempo determinato con docenti esterni, provenienti dal mondo delle imprese, per colmare lacune di competenze tecniche.

Altro punto molto importante, su cui lo stesso Valditara si è più volte soffermato, è quello relativo al fatto che gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere ai percorsi formativi degli ITS Academy e sostenere l’esame di Stato presso l’istituto professionale assegnato, costituendo dunque il modello 4+2.

L’iniziativa mira all’adeguamento e all’ampliamento dell’offerta formativa, promuovendo i passaggi fra percorsi diversi e la certificazione delle competenze acquisite.

Si prevedono anche la promozione di accordi di partenariato per incrementare l’alternanza scuola-lavoro e i contratti di apprendistato, valorizzando le opere soggette a diritto d’autore e proprietà industriale realizzate nei percorsi tecnici e professionali.

I sistemi di formazione regionale possono aderire alla sperimentazione, validata dall’Invalsi per garantire una formazione equiparabile a quella statale. È un’opportunità che estende la possibilità per gli studenti di iscriversi non solo agli ITS, ma anche all’università.

TESTO DDL

RELAZIONE TECNICA [PDF]

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