Riforma. Fuoco incrociato su firma Mattarella. Puglisi, legge costituzionale. UIL, rientra l’organico di fatto

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Le polemiche sulla riforma non sono terminate con l'approvazione in Parlamento e la firma da parte del Presidente della Repubblica. Interviene anche la responsabile scuola del PD, Puglisi.

Le polemiche sulla riforma non sono terminate con l'approvazione in Parlamento e la firma da parte del Presidente della Repubblica. Interviene anche la responsabile scuola del PD, Puglisi.

Molti docenti e parlamentari speravano che il Presidente della Repubblica non firmasse la legge di riforma approvata dalla maggioranza che appoggia il Governo Renzi. L'altro ieri la firma che ha infranto le ultime speranze.

Molti gli interventi sul varo, soprattutto da parte delle opposizioni che hanno evidenziato alcuni profili di incostituzionalità e la necessità di una maggiore cautela. L'articolo sulla firma di Mattarella

Di diverso avviso la Senatrice Puglisi, responsabile scuola del PD, che ha voluto chiarire, che, secondo lei, la "buona scuola è una legge perfettamente Costituzionale che rimette al centro l'autonomia scolastica, l'apertura delle scuole al territorio, il pieno coinvolgimento della comunità scolastica nella definizione del piano dell'offerta formativa e l'apprendimento per competenze degli studenti".

Ieri, sulla riforma è intervenuta anche la UIL che ha evidenziato una novità nel testo licenziato dal Senato. Infatto, all'articolo 69 viene istituito un organico separato rispetto a quello dell'autonomia, con lo scopo di coprire i posti vacanti nelle scuole. Secondo il sindacati si tratta del rientro dell'organico funzionale, che il Governo, secondo gli intenti, avrebbe dovuto eliminare.

La riforma non elimina le supplenze, ma potranno andare anche ai docenti di ruolo

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