Riforma fiscale, stipendi più alti con la riduzione delle aliquote Irpef da 4 a 3: l’ipotesi
Via libera in Consiglio dei Ministri al disegno di legge delega per la riforma fiscale. “Al via l’iter che entro 24 mesi darà vita a una rivoluzione fiscale che l’Italia attende da 50 anni. Una riforma strutturale e organica che si pone l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale per imprese e lavoratori, creare un nuovo rapporto di fiducia tra Fisco e contribuenti e incentivare la crescita e l’occupazione secondo il principio del “più assumi e investi e meno tasse paghi” ha commentato sui social la premier Giorgia Meloni.
Entro 24 mesi è prevista l’adozione dei decreti delegati. Per i dipendenti meno aliquote: le aliquote Irpef passano da 4 a 3, quindi stipendi più alti.
Le ipotesi sul tavolo, come riporta Il Sole 24 Ore, sarebbero più di una, ma quella che piacerebbe di più al governo sarebbe l’accorpamento dei primi due scaglioni con l’estensione fino a 28mila euro di reddito lordo annuo dell’aliquota del 23%, oggi fermo a 15mila euro, e al 25% sui redditi superiori.
Invariato resterebbe il resto e pertanto il 35% fra 28 e 50mila euro, il 43% per redditi superiori.
Le 3 aliquote dell’Irpef “le avviamo dal prossimo anno” ha detto a Porta a Porta il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo.
“Da gennaio 2024 – ha aggiunto –entrerà in vigore un modulo di riforma: troveremo le risorse e coperture necessarie. Abbiamo indicato le priorità e a quelle faremo fede“.