Riforma fiscale, le aliquote Irpef si riducono da 4 a 3: le istruzioni nella circolare dell’Agenzia delle Entrate
Con circolare del 6 febbraio l’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative sulla prima parte della riforma fiscale che si applicherà nel 2024 e prevede la riduzione delle aliquote da 4 a 3 a seguito delle novità introdotte dal decreto legislativo 30 dicembre, n. 216.
Gli articoli da 1 a 3 del decreto attuano le disposizioni di cui all’articolo 5, comma 1, lettera a), della Delega, finalizzate a realizzare la revisione del sistema d’imposizione del reddito delle persone fisiche (Irpef), prevedendone la graduale riduzione, nel rispetto del principio di progressività e nella prospettiva della transizione del sistema verso l’aliquota impositiva unica, attraverso il riordino delle deduzioni dalla base imponibile, degli scaglioni di reddito, delle aliquote d’imposta, delle detrazioni dall’imposta lorda e dei crediti d’imposta.
Riduzione scaglioni reddito e aliquote:
- la prima del 23 per cento per i redditi fino a 28mila euro;
- del 35 per cento per i redditi superiori a 28 fino a 50mila
- del 43% sopra questa ultima soglia.
Scompare la vecchia aliquota del 25% che si applicava da 15 mila a 28mila euro di reddito.
Inoltre, è stata innalzata di 75 euro, da 1.880 a 1.955 euro, la detrazione per i titolari di redditi di lavoro dipendente e per taluni redditi assimilati a condizione che il reddito complessivo non superi 15.000 euro. In altri termini, per il 2024, la no-tax area sale a 8.500 euro per i lavoratori dipendenti.
Per quanto riguarda Addizionali regionali e comunali, i Comuni, le Regioni e le Province autonome hanno tempo fino al 15 aprile 2024 per adeguare la disciplina delle addizionali regionale e comunale alla nuova articolazione degli scaglioni e delle aliquote dell’Irpef.