Prova di Italiano Esame di Stato II grado: come cambierà, le prime anticipazioni

Il decreto legislativo n. 62/2019 ha novellato, tra le alte cose, l’esame di Maturità. Il nuovo Esame entrerà in vigore dal prossimo anno scolastico.
Il professore Luca Serianni, che ha guidato il gruppo di esperti nominati dal Miur per definire le linee guida del nuovo esame di Stato conclusivo del primo ciclo, è intervenuto in merito tramite un’intervista su repubblica.it, focalizzando la sua attenzione sulla prova scritta di italiano.
Il Professore ha accennato anche alle novità che riguarderanno la prova di italiano all’esame di Maturità a partire dal prossimo anno scolastico:
“Manterremo l’impalcatura, non sarebbe serio cambiare il modello perché dietro c’è una didattica già impostata e consolidata. Daremo consigli, per esempio, di inserire testi non solo del Novecento, ma dall’Unità d’Italia ad oggi.”
Dunque la prova dovrebbe mantenere la medesima struttura ma cambiare nei contenuti, che negli ultimi anni sono stati orientati maggiormente sul Novecento, suscitando notevoli polemiche perché si tratta di argomenti che difficilmente gli insegnanti hanno il tempo di trattare adeguatamente (quindi anche dal punto critico) nel corso delle lezioni.
Ma sarebbe veramente un bene trovare una soluzione o si tratterebbe ancora una volta di nascondere la polvere sotto il tappeto? In questo modo infatti gli insegnanti avrebbero una motivazione in più per soffermarsi sui periodi precedenti, tralasciando ancor di più la storia del Novecento.