Riforma del voto in condotta, verso l’Osservatorio sulla sicurezza a scuola: un passo avanti contro le aggressioni al personale scolastico
Mentre l’iter per l’approvazione della riforma sul voto in condotta e le sospensioni scolastiche proposta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara procede tra alti e bassi, un importante tassello del provvedimento sembra farsi strada con maggiore concretezza: l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico.
L’obiettivo dell’Osservatorio, previsto all’interno del disegno di legge già approvato al Senato e attualmente al vaglio della Camera, è quello di monitorare con attenzione il fenomeno delle aggressioni al personale scolastico, raccogliendo dati, analizzando le criticità e promuovendo iniziative di sensibilizzazione e formazione.
La creazione di un organismo dedicato a questa problematica rappresenta un segnale importante da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, che dimostra di voler affrontare con decisione un tema spesso sottovalutato. Le aggressioni fisiche e verbali ai docenti, purtroppo, non sono un fenomeno isolato, e hanno un impatto significativo sul clima scolastico e sulla serenità di chi lavora nella scuola.
L’Osservatorio, secondo le intenzioni del Ministro Valditara, dovrà svolgere un ruolo di coordinamento a livello nazionale, mettendo in rete scuole, istituzioni e forze dell’ordine per creare un fronte comune contro la violenza a scuola.
Tra i compiti dell’Osservatorio, oltre al monitoraggio dei casi di aggressione, ci saranno:
- Analisi delle cause e dei fattori di rischio: per individuare le situazioni che possono favorire episodi di violenza e mettere in atto strategie di prevenzione mirate.
- Promozione di percorsi formativi: per fornire al personale scolastico gli strumenti necessari per gestire situazioni critiche, prevenire l’escalation della violenza e tutelare la propria incolumità.
- Sensibilizzazione della comunità scolastica: per diffondere una cultura del rispetto e della legalità, coinvolgendo studenti, famiglie e personale scolastico in un’azione comune contro ogni forma di violenza.
DISEGNO DI LEGGE
LINEE GUIDA
RELAZIONE TECNICA
Le linee guida del provvedimento
- Il voto assegnato per la condotta è riferito a tutto l’anno scolastico e che nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti degli insegnanti, di tutto il personale scolastico e degli studenti.
- Nelle scuole secondarie di I grado si ripristina la valutazione del comportamento, che sarà espressa in decimi e farà media, modificando così la riforma del 2017.
- La valutazione del comportamento inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato conclusivi della scuola secondaria di secondo grado.
- Si ritiene che la misura della sospensione, intesa come semplice allontanamento dalla scuola, sia del tutto inefficace e, anzi, possa generare conseguenze negative sullo studente. Si prevede pertanto che la sospensione fino a 2 giorni dalle lezioni in classe comporti più scuola, più impegno e più studio. Lo studente sospeso sarà coinvolto in attività scolastiche – assegnate dal consiglio di classe – di riflessione e di approfondimento sui temi legati ai comportamenti che hanno causato il provvedimento.
- Qualora la sospensione superi i 2 giorni, lo studente dovrà svolgere attività di cittadinanza solidale presso strutture convenzionate. La convenzione conterrà le opportune coperture assicurative.
- Nel caso di sospensione superiore ai 2 giorni, se verrà ritenuto opportuno dal consiglio di classe, l’attività di cittadinanza solidale potrà proseguire oltre la durata della sospensione, e dunque anche dopo il rientro in classe dello studente, secondo principi di temporaneità, gradualità e proporzionalità
Giudizi sintetici alla scuola primaria
Nello stesso disegno di legge, il Governo ha presentato anche un emendamento che prevede il ritorno ai giudizi sintetici alla scuola primaria, abbandonando dunque la riforma del 2020 che prevedeva invece giudizi descrittivi.
“Basta con le definizioni incomprensibili tipo “avanzato”, “intermedio”, “base”, “in via di prima acquisizione”. Al di là del giudizio analitico, vogliamo che alle elementari le valutazioni siano chiare, semplici: ottimo, buono, discreto, sufficiente, insufficiente, gravemente insufficiente”, ha detto il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
Nelle scorse settimane, il Ministero ha più volte precisato che non si tratta di un ritorno al vecchio sistema di voti numerici. I giudizi sintetici saranno correlati ai livelli di apprendimento raggiunti. L’obiettivo è di migliorare la comunicazione con le famiglie e di dare maggiore valore all’esperienza valutativa delle scuole. Sarà un’ordinanza ministeriale, emanata successivamente all’approvazione del disegno di legge, a stabilire ulteriormente i contorni normativi.
Nelle scorse settimane le proteste contro tale indirizzo che vuol intraprendere il Governo sono state tante. A tal proposito, ricordiamo che lunedì 15 aprile, dalle h 17:30 alle h 19:30 si terrà una mobilitazione delle associazioni di insegnanti, dirigenti e genitori.
La riforma prevede inoltre l’obbligatorietà delle valutazioni in decimi nel primo quadrimestre per tutti i gradi di istruzione, introducendo un elemento di novità rispetto alla prassi di alcune scuole di omettere i voti in questo lasso di tempo.
Multa per chi aggredisce il personale scolastico
Il Ddl introduce una super multa, che può arrivare fino a 10.000 euro, per chiunque venga condannato penalmente per aggressione a presidi, docenti o personale tecnico-amministrativo. La misura si aggiunge alla legge Sasso, già in vigore, che prevede un aumento delle pene detentive per questi reati.
Estensione del metodo Montessori e Osservatorio sulla sicurezza
Tra le altre novità del Ddl, l’estensione del metodo Montessori a tutto il primo ciclo di istruzione e l’istituzione di un Osservatorio nazionale sulla sicurezza del personale scolastico, che avrà il compito di monitorare il fenomeno delle aggressioni e promuovere percorsi formativi di sensibilizzazione.