Riforma del voto in condotta, Galiano: “Più che slogan facili serve investire nella scuola”
Il docente e scrittore Enrico Galiano non si trova d’accordo con il piano del ministro Giuseppe Valditara contro il bullismo nelle scuole.
Secondo Galiano, in un’intervista a La Repubblica, le soluzioni avanzate non colpiscono alla radice del problema, sottolineando l’importanza di investire nell’educazione civica e nell’assistenza psicologica.
Galiano critica l’idea di dare maggior peso al voto in condotta, sostenendo che la parola “condotta” risuona di formalità e controllo, piuttosto che di educazione. Invece, suggerisce di concentrarsi sull’educazione civica e sul rispetto reciproco tra studenti e insegnanti.
Sul tema delle bocciature per comportamenti scorretti o violenti, Galiano avverte del pericolo di correlare un “comportamento violento” con la bocciatura. Secondo lui, la paura della bocciatura non è mai stata un deterrente efficace. Gli investimenti dovrebbero concentrarsi nella prevenzione, nelle relazioni e nel supporto psicologico per gli studenti.
La proposta del ministro Valditara di abolire o modificare le sospensioni trova concordia in Galiano, il quale afferma che tali misure possono essere dannose. Invece, suggerisce di investire in personale e strutture per evitare pratiche come espellere gli studenti dalle classi, che reputa nocive.
Valditara propone l’introduzione di “attività di cittadinanza sociale” per gli studenti violenti o prepotenti. Galiano concorda con il potenziale rieducativo di queste attività, ma sottolinea che non sono la soluzione definitiva. Secondo lui, è fondamentale concentrarsi sulla prevenzione e sulla riduzione di tali episodi al loro insorgere, anche se questo comporta un impegno di tempo e di risorse. Conclude con una critica mordace alle soluzioni a breve termine e ai facili slogan, sottolineando che la scuola richiede investimenti seri e a lungo termine.