Riforma del voto in condotta, dal 10 gennaio al via l’iter del disegno di legge. Norme in vigore dal prossimo anno scolastico

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Partirà il 10 gennaio in Commissione Istruzione al Senato, l’iter del disegno di legge per la riforma del voto in condotta.

Originariamente parte della riforma degli istituti tecnici e professionali, il provvedimento sul voto in condotta è stato poi isolato per essere trattato in un disegno di legge a parte. L’obiettivo dichiarato è “ripristinare la cultura del rispetto e l’autorevolezza dei docenti”, creando un ambiente di lavoro sereno per il personale e un percorso formativo efficace per gli studenti.

Nelle scuole primarie, la valutazione del comportamento sarà espressa collegialmente dai docenti, mentre nelle scuole secondarie di primo grado, verrà quantificata in decimi. Un voto inferiore a sei comporterà la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato. Inoltre, un 6 in condotta nella scuola secondaria di secondo grado genererà un debito in Educazione civica, da recuperare a settembre.

Il massimo dei crediti scolastici per la maturità sarà riservato a chi ottiene 9 o 10 in condotta. Ciò rappresenta un cambiamento significativo, dove il comportamento inciderà notevolmente sul percorso di istruzione degli studenti.

La riforma delinea anche nuove linee guida per le sospensioni. Una sospensione fino a due giorni prevederà l’impegno dello studente in attività di approfondimento, mentre una sospensione superiore comporterà l’obbligo di attività di cittadinanza solidale.

Bisogna chiarire che le modifiche entreranno in vigore dal prossimo anno scolastico. Prima di tutto, bisogna ricordare che il disegno di legge approvato dal consiglio dei ministri lo scorso 18 settembre dovrà effettuare l’intero iter parlamentare prima di essere trasformato in legge. In seconda battuta, ammesso che, per ipotesi, si finisca il passaggio parlamentare per tempo, il Ministero non può introdurre una modifica del genere ad anno scolastico già avviato: i ricorsi fioccherebbero con l’Amministrazione che potrebbe andare in difficoltà.

Le novità in sintesi

  1. Valutazione rigorosa: Gli studenti con voto 6 in condotta saranno rimandati a settembre, dovendo presentare un elaborato critico in materia di Cittadinanza. Questo sarà particolarmente rilevante per gli studenti di quinta superiore che affronteranno l’Esame di Stato.
  2. Crediti scolastici: Solo coloro che otterranno 9 o 10 in condotta avranno diritto al massimo dei crediti scolastici, influenzando il voto finale di Maturità. La novità è che anche nelle scuole medie il voto in condotta inciderà sulla media.
  3. Gestione delle sospensioni: Per sospensioni fino a due giorni, gli studenti dovranno svolgere attività scolastiche con un elaborato finale sui temi legati ai comportamenti. Per sospensioni più lunghe, si prevedono attività di cittadinanza solidale.

Principali direttive della riforma

  • Rivalutazione annuale e Impatto sulle valutazioni: Il voto di condotta sarà riferito all’intero anno scolastico, con particolare attenzione a eventuali atti violenti o aggressivi.
  • Ripristino della valutazione del comportamento: Nelle scuole secondarie di I grado, la valutazione del comportamento tornerà ad essere espressa in decimi e influenzerà i crediti per l’ammissione all’Esame di Stato.
  • Nuove norme per la bocciatura: La bocciatura per voto 5 in condotta sarà applicata anche per gravi e reiterate violazioni del Regolamento di Istituto, non solo per gravi atti di violenza o reati.
  • Approccio innovativo alle sospensioni: La sospensione fino a 2 giorni prevederà attività scolastiche di riflessione e approfondimento, mentre per sospensioni più lunghe si imporranno attività di cittadinanza solidale.

DISEGNO DI LEGGE

LINEE GUIDA

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