Riforma del voto in condotta, cosa ne pensano gli studenti? Per il 42% l’eventuale bocciatura può migliorare la disciplina. SONDAGGIO ScuolaZoo
La riforma del voto in condotta, approvata con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti, introduce cambiamenti significativi nella valutazione del comportamento degli studenti. Un voto in condotta inferiore a 6 può comportare la bocciatura. Con un voto pari a 6, è prevista una prova di educazione civica, la cui insufficienza può precludere l’accesso all’anno successivo o all’esame finale.
Tale impostazione, considerata da molti insegnanti e pedagogisti eccessivamente punitiva, rischia di compromettere il benessere e la motivazione degli studenti.
Un sondaggio condotto da Scuolazoo rivela le opinioni dei ragazzi su questa novità. Il 42% degli intervistati ritiene che la bocciatura per condotta possa migliorare la disciplina, ma il 37% precisa che dovrebbe applicarsi solo in casi estremi. L’11% la considera inutile e il 10% eccessiva.
Molti studenti suggeriscono un utilizzo parsimonioso del provvedimento, limitato a “classi problematiche”. La metà degli intervistati lo ritiene inefficace nella propria classe, poiché non affronta le cause del problema, individuate dal 23% nella famiglia.
Le opinioni si dividono sulla reazione degli studenti alla nuova regola: il 54% prevede che non cambierà nulla, il 20% ipotizza una ribellione e il 19% un rispetto solo temporaneo della norma.
La metà degli studenti crede che il dialogo sia la chiave per migliorare il rapporto con i docenti. Il 27% ritiene che una risposta “troppo drastica” non sia la soluzione, mentre il 20% considera i provvedimenti eccessivamente severi rispetto alla rarità degli episodi problematici.
