Riforma degli istituti tecnici professionali per combattere abbandono scolastico e giovani senza lavoro. Lo prevede il PNRR
Per contrastare l’abbandono scolastico e l’alto numero di giovani Neet, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha annunciato una serie di interventi, grazie alla spinta del Pnrr.
Il primo è la riforma dell’istruzione tecnica e professionale per agganciarla a Industria 4.0 e alle nuove sfide che arrivano dal mondo del lavoro.
Bianchi pensa a un intervento ordinamentale da predisporre entro il primo semestre del prossimo anno, e con l’obiettivo di allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali alle competenze richieste dalle imprese.
La riforma, è scritto nel Pnrr, interesserà 4.324 istituti tecnici e professionali, oltre che il sistema di istruzione formazione professionale.
La riforma mira ad allineare i curricula degli istituti tecnici e professionali alla domanda di competenze che proviene dal tessuto produttivo del Paese, in particolare verso l’output di innovazione del piano nazionale Industria 4.0 e la profonda innovazione digitale in atto in tutti i settori del mercato del lavoro.
L’elevata qualità del curriculum offerto incoraggerà l’occupabilità, grazie anche all’armonizzazione dei programmi di formazione in base alle esigenze di ciascun territorio.
La riforma investe sul capitale umano in un approccio mirato e adeguato alle condizioni geografiche, economiche e sociali di ogni contesto locale, con benefici diretti di breve e lungo termine sulle potenzialità di crescita del Paese.