Riforma degli istituti tecnici e professionali, si parte nel 2024-25. Valditara: “Obiettivo è dare una formazione di qualità ai giovani legata a concrete opportunità di lavoro”
Alla luce dei dati Invalsi che evidenziano un divario significativo tra Nord e Sud nei livelli di apprendimento, il Ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, in un’intervista a Italia Oggi, ha delineato i piani per l’avvio del prossimo anno scolastico, focalizzandosi sulla riduzione di queste differenze.
Parte di questo piano è “Agenda Sud”, una sperimentazione che inizia a settembre e coinvolge 240 scuole nel Mezzogiorno, selezionate dall’Invalsi sulla base di criteri come dispersione, assenteismo, contesto socio-economico e fragilità negli esiti delle prove nazionali. Questo piano sarà costituito da 10 azioni, incluse l’incremento del numero di docenti nelle discipline di base, l’estensione del tempo pieno, il potenziamento delle mense, e la formazione specialistica dei docenti.
Parallelamente, Valditara ha annunciato un’innovativa sperimentazione del sistema di istruzione tecnica e professionale. Dopo una fase di elaborazione con le regioni, il mondo produttivo e i sindacati, il progetto dovrebbe prendere il via dall’anno scolastico 2024/2025. Questa sperimentazione, modellata sul 4+2, mira a costruire un percorso di filiera tra istruzione tecnico-professionale e Its, valorizzando la formazione professionale e offrendo opportunità lavorative concrete ai giovani.
In risposta alle critiche provenienti da una parte della sinistra, che vede un rischio di condizionamento della scuola alle logiche delle imprese, il Ministro ha sottolineato la necessità di collegare la scuola al mondo reale e ai bisogni della società. Sostenendo che la scuola deve contribuire alla realizzazione delle persone, ha ribadito l’importanza di una solida formazione e della scoperta dei talenti e delle abilità individuali.