Riforma classi di concorso: ok dal Consiglio dei Ministri. Torna la laurea in Scienze Politiche, nasce L2 per italiano agli stranieri, si accorpano molte discipline
A sei anni di distanza dalla prima bozza, arriva l'ok finale del Consiglio dei Ministri sulla riforma delle classi di concorso per la scuola secondaria di I e II grado.
A sei anni di distanza dalla prima bozza, arriva l'ok finale del Consiglio dei Ministri sulla riforma delle classi di concorso per la scuola secondaria di I e II grado.
Tante le novità, a partire dagli accorpamenti delle classi di concorso, che porteranno ad una significativa riduzione delle stesse, e che già sta suscitando polemiche, per il fatto che ci si troverà in un unico calderone per discipline forse neanche mai studiate all'Università. E c'è anche chi parla di classi di concorso "vecchie" prima ancora di vedere la luce, il cui riordino è stato affrettato dall'imminenza del concorso a cattedra, ma che potrebbe essere rivito da qui a qualche mese.
Novità. La laurea in ingegneria conseguita entro l'a.s. 2000/01 escluda dall'insegnamento di Matematica e fisica, ma introdotta per matematica e scienze nella scuola secondaria di II grado.
Il ritorno della Laurea in Scienze Politiche, per l'accesso a scienze giuridiche ed economiche, purchè il piano di studi abbia compreso almeno 96 crediti formativi universitari nel settore disciplinare di riferimento.
E poi una delle classi di concorso più attese la A23, italiano L2 per stranieri.
Le classi di concorso scendono a 116 (rispetto alla precedente versione, che fissava l'asticella a 114, vengono mantenute distinte le classi di concorso per la lingua italiana (seconda lingua) e la lingua slovena sia per le scuole medie che per le superiori.
La revisione delle classi di concorso è un passaggio importante per l'avvio del concorso a cattedra.