Riforma 4+2 Istruzione Tecnica e Professionale: in vigore dal 6 settembre, il debutto in oltre 170 scuole
Tra le novità in vigore dal prossimo anno scolastico c’è la riforma dell’istruzione tecnico-professionale che introduce il modello della filiera del 4+2. Si tratta di un percorso di quattro anni di scuola superiore e due negli ITS Academy integrati con esperienze a contatto con le aziende. Si darà più spazio ai programmi di alternanza scuola-lavoro e didattica laboratoriale per favorire l’ingresso degli studenti nel mondo del lavoro.
Cosa prevede la riforma?
LA NORMA IN GAZZETTA
PRESENTAZIONE – FILIERA TECNOLOGICO-PROFESSIONALE
Per la completa attuazione della riforma (pubblicata in Gazzetta Ufficiale e in vigore dal 6 settembre 2024) sulla nuova filiera, che debutterà a settembre in 172 istituti tecnici e professionali, saranno necessari due decreti attuativi da emanare in collaborazione con altri ministeri e previa intesa in Conferenza unificata.
Le disposizioni per l’attuazione dovranno entrare in vigore entro il 31 dicembre 2024, come previsto dal PNRR, e sarà necessario allineare la riforma con il sistema degli ITS Academy.
In un’intervista al Sole 24 Ore, il ministro Valditara ha illustrato le principali novità in vista del nuovo anno scolastico, a partire dalla sperimentazione del modello 4+2,
Aspetti rilevanti della riforma
Il modello 4+2 permette agli studenti dei percorsi quadriennali di accedere direttamente ai corsi degli ITS Academy. In alternativa, il diploma quadriennale sarà riconosciuto nel mondo del lavoro come equivalente a un diploma quinquennale e consentirà l’iscrizione all’università.
Il Ministero ha già fatto partire la sperimentazione della nuova filiera tecnologico-professionale (4+2), permettendo fino al 10 febbraio l’iscrizione a tali percorsi.
Le iscrizioni sono state effettuate sulla piattaforma Unica. Qui si trova una sezione dedicata ai nuovi percorsi e l’elenco delle scuole che attivano il percorso dal prossimo anno scolastico.
La nuova filiera tecnologico-professionale 4+2 valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’Istruzione tecnica e professionale.
La riforma prevede l’istituzione di “campus”, reti che collegano l’offerta formativa degli istituti tecnici e professionali, degli ITS Academy e dei centri di formazione professionale.
Il percorso educativo sarà arricchito da una maggiore interazione con il mondo del lavoro grazie alla presenza in aula di esperti provenienti dalle aziende. Questo garantirà una copertura delle competenze non presenti tra i docenti.
La riforma potenzierà inoltre lo studio delle materie STEM, delle lingue, la didattica laboratoriale e i Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Gli istituti avranno la possibilità di riservare quote orarie per attività legate al territorio. Gli organici dei docenti rimarranno invariati consentendo un potenziamento dello studio delle discipline nel corso del quadriennio evitando situazioni di esubero.
Per raggiungere questo obiettivo saranno adottate misure come la personalizzazione del percorso formativo attraverso la programmazione di forme di compresenza dei docenti, un maggiore utilizzo dei laboratori e l’introduzione di iniziative alternative alla didattica tradizionale, che coinvolgeranno anche rappresentanti del mondo del lavoro.
Il monte ore previsto per il quinto anno (1056 ore) sarà redistribuito nei quattro anni precedenti. Questo monte ore rappresenterà il limite massimo disponibile per lo svolgimento delle attività della filiera, garantendo così un percorso formativo completo e coerente.