Rientro in classe, Turi (Uil Scuola): “Dopo due anni di covid nulla è stato fatto. Lavorare a scuola è diventata una missione. Ma c’è un limite a tutto” [VIDEO]

“I dirigenti scolastici sono condizionati dalla pressione che c’è sul tema scuola. Il sindacato si è ridotto a fare l’opinionista. Ho bisogno di una controparte che sfugge, che non ha un’idea di scuola. Quando si dice che dopo due anni siamo al punto di partenza è una cosa vera”.
Lo ha detto il segretario generale della Uil Scuola Pino Turi, nel corso dello speciale in diretta su Os TV.
“Noi per quanto ci riguarda, abbiamo fatto proposte ma non c’è stato un vero dialogo. La scuola è aperta e non si è mai chiusa. I lavoratori sono stati mandati allo sbaraglio. Hanno detto che è tutto sotto controllo ma non è mai stato vero. Il tavolo sulla sicurezza è stato aperto ad agosto ed è stato bloccato“, ha proseguito Pino Turi.
“Ci sono vessazioni nei confronti del personale – continua – che sta facendo i salti mortali. Questa non è più una professione ma una missione. Ma c’è un limite a tutto“.
Sulla didattica a distanza: “Sul piano pedagogico la didattica a distanza è una didattica di emergenza. E basta. Proposta al di fuori dell’emergenza è un obbrobrio. La digitalizzazione deve essere digerita prima di introdurla per tutti“.
E ancora: “Come si fa una valutazione senza dati? Si scarica sulle persone, le migliori del Paese, una carica emotiva enorme. Le famiglie si sentono abbandonate, come i docenti, il personale ATA e i dirigenti. Noi chiediamo la riapertura delle scuole in sicurezza”, insiste il segretario generale della Uil Scuola.
Sull’organico covid: “Per avere la conferma abbiamo fatto salti mortali e uno sciopero e non c’è stata la conclusione perché quella proroga dura fino a marzo. Si investe nelle strutture ma non sul personale“.