Nuovo decreto Covid approvato, ritorno in classe regolare. Dad alla primaria con 2 casi, alle medie e alle superiori con 3 positivi. Test rapidi gratis per gli studenti

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Il governo vara le nuove misure anti-Covid. Deliberato l’obbligo vaccinale per gli over 50 (almeno fino al 15 giugno) mentre le scuole saranno riaperte regolarmente dopo le Feste. Cambia, però, il protocollo per le quarantene in ambito scolastico.

Scuola dell’infanzia

Già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni.

Scuola primaria (Scuola elementare)

Con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività (T0), test che sarà ripetuto dopo cinque giorni (T5).

In presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza (DAD) per la durata di dieci giorni.

Scuola secondaria di I e II grado (Scuola media, liceo, istituti tecnici etc…)

Fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2.

Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe.

Con tre casi nella stessa classe è prevista la DAD per dieci giorni.

Test rapidi gratis per gli studenti

Saranno potenziate, poi, le attività di screening, anche attraverso lo stanziamento di risorse (oltre 92 milioni) per consentire alla popolazione scolastica in autosorveglianza di effettuare i test gratuitamente in farmacia e nelle strutture convenzionate.

È già partita, inoltre, la distribuzione di mascherine ffp2 al personale “preposto alle attività scolastiche e didattiche nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole di ogni ordine e grado, dove sono presenti bambini e alunni esonerati dall’obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie”.

In attuazione della legge di bilancio è stato infine dato il via libera al rinnovo dei contratti del personale di potenziamento per l’emergenza assunto a settembre, sia Ata che docenti.

Ritorno in classe, Bianchi: “Avanti con la scuola in presenza e in sicurezza. Siamo andati incontro alle richieste delle Regioni”

Il dibattito tra Governo e Regioni

Scuola e tamponi sono stati i temi ‘caldi’ al centro del confronto tra governo e autonomie locali. Alcune Regioni, a quanto si apprende, avrebbero ribadito la richiesta di far slittare la riapertura di almeno di un paio di settimane, ma sul punto non c’è stata nessuna apertura da parte dell’esecutivo.

Inoltre la proposta dell’esecutivo riguardo alla gestione delle quarantene alle medie e superiori, ossia con 3 casi mandare in dad solo i non-vaccinati, coloro che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario da meno di centoventi giorni, che non siano guariti da meno di centoventi giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, non convincerebbe diversi governatori.

Le Regioni avevano proposto per le scuole secondarie di primo (per i soggetti di età uguale o superiore ai 12 anni) e secondo grado di individuare una soglia di 3 o più casi per far scattare sette giorni di quarantena per tutti con test antigenico o molecolare tra il quinto e settimo giorno, mentre fino a 2 casi i contatti proponevano di far restare gli studenti in classe in auto-sorveglianza con la raccomandazione di astenersi dalla frequentazione di ambienti differenti dalla scuola, senza testing.

Altro punto su cui molte Regioni hanno insistito è stato quello dei tamponi: farli cioè solo ai soggetti sintomatici perché, di fronte ai numeri attuali, la situazione secondo i governatori sta diventando insostenibile.

Di fronte ai numeri delle ultime settimane, che in molti casi hanno mandato in tilt il sistema di tracciamento, per diversi governatori si sta rivelando uno spreco di risorse e personale fare tamponi ai contatti di positivi pur asintomatici.

Obbligo vaccinale

Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati con 50 anni di età sarà necessario il Green Pass Rafforzato per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo.

Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.

Green Pass Base

È esteso l’obbligo di Green Pass cosiddetto ordinario a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

Smart working

Il Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.

I numeri della pandemia

Sono 189.109 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore, con 231 decessi. Il tasso di positività è al 17,3%. Aumentano i ricoveri ordinari (+452, 13.364) e le terapie intensive (+36, 1.418)

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Ritorno in classe, il governo inflessibile: si torna in classe dopo l’Epifania. Le Regioni contestano la ripresa e presentano proposta su quarantena [PDF]

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