Rientro con il 50% studenti di una classe in presenza e 50% a distanza: docenti dovranno utilizzare il proprio tablet e la propria connessione?
Rientro a scuola, presumibilmente il 7 gennaio. Le scuole, su indicazione del Ministero che ha richiesto e ricevuto l’apposita Ordinanza da parte del Ministero della Salute, stanno programmando come organizzare le lezione. Nel frattempo le Prefetture lavorano per coordinare gli spostamenti mattutini e quelli di rientro.
Grande sforzo per garantire la didattica in presenza
Inutile dire che tutti gli attori protagonisti di questa complicatissima vicenda stanno compiendo sforzi notevoli per assicurare quanta più sicurezza possibile, a tutti i livelli. Molto dipenderà anche dal numero dei contagi a ridosso dell’apertura, riflesso dei comportamenti di questi ultimi giorni.
Queste le parole del Premier Conte “Auspico che il 7 gennaio le scuole secondarie di secondo grado possano ripartire con una didattica integrata mista almeno al 50% in presenza, nel segno della responsabilità, senza mettere a rischio le comunità scolastiche. Se, come mi dicono, i tavoli delle prefetture, hanno lavorato in modo efficace, potremo ripartire quantomeno col 50%.”
Il 50% (al posto dell’iniziale 75%) è ormai un punto fermo. Si arriverà al 75%, se tutto andrà bene, dalla settimana successiva al 15 gennaio.
L’organizzazione scolastica
Il punto principale sul quale i Collegi Docenti sono chiamati ad esprimere il proprio parere é: rientra il 50% degli studenti di ogni classe o a rotazione il 50% della popolazione totale dell’istituto? La differenza, dal punto di vista didattico, è sostanziale. Una cosa è fare lezione con tutti gli alunni in presenza, altro organizzare il lavoro guardando in maniera alternata gli alunni in classe e quelli sullo schermo e creare una lezione “normale”, nella quale il diritto all’apprendimento sia egualitario e paritario per tutti.
Gli strumenti
E, non dimentichiamo che la didattica digitale integrata ha la sua forza nell’utilizzo di strumenti adeguati. Le scuole hanno a disposizione i tablet per tutti i docenti. La connessione regge o l’insegnante alla fine utilizzerà “mezzi propri” pur di assicurare il servizio?
E’ una nota dolente della scuola italiana, sulla quale l’attuale Ministero ha investito tanto. Ma va anche detto che il Ministero fa leva sulla Carta docente, a disposizione dei docenti di ruolo. Scrive il Ministero nella nota del 26 ottobre 2020 “In subordine alla necessità di garantire la strumentazione adeguata agli alunni, e tenuto conto che il personale di ruolo può usufruire della Carta del docente, è opportuno che le istituzioni scolastiche attivino le verifiche delle effettive necessità del personale docente a tempo determinato, da poter assolvere attraverso lo strumento del comodato d’uso, al fine di essere comunque preparati ad ogni evenienza”
In ogni caso l’Amministrazione è costantemente impegnata al fine di proseguire l’incremento della dotazione di strumentazioni tecnologiche e connettività, a favore del personale e degli studenti, attraverso una specifica disposizione contenuta nel decreto-legge 104/2020, che prevede un ulteriore finanziamento di 10 milioni di euro, a valere su risorse PON, nonché delle istituzioni scolastiche che ancora ne ravvisassero la necessità, anche attraverso ulteriori bandi PON in via di emanazione.”
Quindi, in teoria non dovrebbero esserci problemi di strumentazione. Ne riparleremo tra qualche giorno.