Rientro a settembre: Azzolina: no raddoppio orario dei docenti, altri 80 milioni per didattica a distanza

Cosa succederà a settembre? Il Ministro si è detta scettica per un rientro a maggio, troppo presto ancora “troppi morti”. Si tornerà a settembre, ma in che modalità? In una lunga intervista al Corriere della Sera, il Ministro Azzolina svela alcuni particolari.
No a doppi turni personale scolastico
Questa mattina, una intervista pubblicata dalla nostra redazione all’Onorevole Vittoria Casa, affronta la stessa tematica. Sarà una task force a valutare quali opzioni saranno possibili per il rientro a settembre. Notizia che viene confermata dal Ministro.
Tra le opzioni in esame, secondo quanto ci ha comunicato l’onorevole Casa, quella della turnazione degli studenti a scuola, in modo da evitare assembramenti e avere le condizioni per le distanze di sicurezza. Meno alunni per classe, quindi. Anche se il Ministro si è detto contrario che si raddoppi l’orario del personale scolastico. I docenti, ha detto, non lavorano “solo 18, 24 o 25 ore alla settimana”.
Potenziamento didattica a distanza
La didattica a distanza sarà ancora una modalità che accompagnerà l’esperienza di insegnamento di docenti e studenti. Probabilmente sarà trasformata in una modalità strutturale all’insegnamento anche dopo l’emergenza sanitaria.
Al Ministero si sta già lavorando, ieri la viceministra Ascani ha anticipato che si sta pensando ad una piattaforma e-learning comune a tutte le scuole. Che la modalità “didattica a distanza” o mista accompagnerà la riapertura a settembre ormai è quasi un dato certo.
Il Ministro ha, tra l’altro, anticipato che saranno stanziati altri 80 milioni di euro per far fronte alle esigenze legate al digital divide e l’uso delle piattaforme da parte delle scuole.