Rientro a scuola, Sasso: chiedo a Draghi di puntare sui tamponi salivari

“Mancano circa tre settimane all’inizio dell’anno scolastico e bisogna accelerare per sciogliere alcuni nodi che non ci lasciano tranquilli. La campagna di vaccinazione continua, ma sappiamo che l’immunizzazione da sola non basta per scongiurare l’ipotesi di quarantene e chiusure delle scuole a fronte della positività di studenti, insegnanti o personale degli istituti”
Lo dichiara Rossano Sasso, sottosegretario del ministero dell’Istruzione.
“I tamponi salivari possono essere un valido supporto per monitorare la situazione delle comunità scolastiche ed evitare il ricorso alla didattica a distanza: chiedo al presidente Draghi e al ministro Speranza di adoperarsi affinché si possa puntare con decisione sull’adozione massiccia di questi dispositivi”, aggiunge.
“Non solo dobbiamo assicurare una partenza in sicurezza e in presenza a settembre, ma abbiamo anche il dovere di far sì che i nostri ragazzi e le famiglie non vadano verso un nuovo anno di lezioni a singhiozzo. I tamponi salivari, affidabili dal punto dei risultati e ideali per le rilevazioni sui più piccoli, possono essere usati per tenere sotto controllo la situazione nei singoli istituti e per evitare di relegare tutti dietro allo schermo di un computer a fronte magari di una sola positività. Il Veneto, notizia di queste ore, ha scelto di acquistarne un milione proprio per le operazioni di monitoraggio e tracciamento nelle scuole e la Lombardia si era già mossa in questo senso. Mi auguro che altri enti locali facciano a breve scelte simili – sottolinea Sasso –, ancora meglio potendo contare sul sostegno finanziario dello Stato”.