Rientro a scuola, FAQ USR Veneto: quale mascherina devono usare i docenti, effetti su respirazione per il tipo FFP2 o FFP3

Il personale mi chiede di acquistare mascherine del tipo FFP2 o FFP3; come mi devo comportare? E’ una delle Faq pubblicate dall’Usr per il Veneto, che precisa quali tipi di mascherine possono essere utilizzate dal personale scolastico e quando i docenti possono indossare quelle trasparenti.
Con la nota 1529 del 10 settembre, il ministero dell’Istruzione ha fornito chiarimenti circa la distribuzione delle mascherine a tutto il personale scolastico e agli studenti. La fornitura di mascherine viene effettuata, a cura della struttura commissariale, per tutto il personale scolastico e per tutti gli studenti e la distribuzione avviene con cadenza settimanale o bisettimanale, in relazione al numero di alunni e di personale scolastico presenti in ciascuna istituzione scolastica.
”Nessuna scuola è senza mascherine chirurgiche. Tutti gli studenti, l’intero corpo docente e la totalità del personale non docente avranno ogni giorno una mascherina chirurgica gratuita“, ha rassicurato il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri.
Quali mascherine usare
Ma quali sono le mascherine che si possono utilizzare? Nelle Faq aggiornate dell’Usr Veneto si specifica: “Durante l’attività scolastica, il personale è tenuto ad utilizzare mascherine chirurgiche monouso (rispondenti alla norma tecnica UNI EN 14683:2019 – Mascherine facciali uso medico marcate CE), tranne nei casi indicati dai documenti del CTS. L’uso della mascherina FFP2 (o FFP3) ha un impatto maggiore sulla respirazione, perché filtra non solo l’aria espirata ma anche quella inspirata (la mascherina chirurgica filtra il 20 % dell’aria inspirata, contro il 92 % di quella di tipo FFP2 e il 98 % di quella di tipo FFP3). L’acquisto da parte della scuola di mascherine FFP2 (o FFP3) è finalizzato alla fornitura delle stesse al personale che potrebbe averne specifica necessità per motivi di salute (ad es. su indicazione del Medico Competente a seguito della sorveglianza sanitaria straordinaria riguardante i lavoratori in stato di fragilità) o per rischi specifici legati all’attività svolta (ad es. incaricati di primo soccorso, specie quando chiamati ad intervenire su persone con sintomi compatibili con il COVID-19)”.
Si possono verificare casi in cui un dipendente chieda di utilizzare mascherine del tipo FFP2 (o FFP3) di propria dotazione: il Dirigente scolastico potrà autorizzarlo, previa acquisizione di idonea documentazione tecnica (rispondenza alla norma tecnica UNI EN 149:2009 – Marcatura CE semimaschere filtranti FFP) delle mascherine che il dipendente si impegna ad utilizzare. Il Dirigente Scolastico potrà inoltre invitare il lavoratore a confrontarsi preventivamente con il proprio Medico di Medicina Generale in merito al rischio che un uso continuativo di tale mascherina possa produrre effetti collaterali sulla salute del dipendente stesso. Se è il personale a chiedere autonomamente l’utilizzo delle mascherine del tipo FFP2 (o FFP3), non ricorre alcun obbligo in capo alla scuola di acquistarle con propri fondi.
Quando usare le mascherine trasparenti
Sull’utilizzo delle mascherine trasparenti, per agevolare la comunicazione verbale, l’Ufficio scolastico veneto spiega: “Il CTS si è ulteriormente espresso sul tema delle mascherine da utilizzare a scuola, affermando che “appare raccomandabile, nella contingenza attuale e alla luce delle evidenze disponibili riportate dall’Istituto Superiore di Sanità e dall’INAIL, l’utilizzo di dispositivi efficaci e standardizzati per lavoratori della scuola e studenti quali le mascherine chirurgiche di adeguato dimensionamento per le diverse età scolastiche messe gratuitamente a disposizione dalla Struttura commissariale”. Quindi, salvo casi molto particolari si devono utilizzare mascherine chirurgiche monouso marcate CE e rispondenti alla norma tecnica UNI EN 14683:2019”.
Secondo l’Usr Veneto, in alcune situazioni, l’utilizzo di mascherine trasparenti appare una scelta auspicabile. Ad esempio nelle classi in cui sia presente un allievo ipoudente (in questo caso la soluzione ottimale sarebbe che tutti gli allievi e gli insegnanti della classe le utilizzassero) e per gli insegnanti della scuola dell’infanzia e dei primi due anni della primaria, questo perché la mimica facciale ed il linguaggio paraverbale sono elementi fondamentali del rapporto comunicativo tra adulto e bambino. Resta la disposizione di utilizzare solo mascherine trasparenti che siano autorizzate dall’Iss.