Rientro a scuola, presidi: con classi divise un docente in più per ogni disciplina

Ieri si è svolto l’incontro tra Ministero e Sindacati per la sottoscrizione del Protocollo di sicurezza per il rientro a scuola a settembre. L’Associazione nazionale presidi ha evidenziato la necessità di aumentare non solo le aule ma anche il corpo docente.
Durante il tavolo, il Ministero ha reso noti alcuni chiarimenti del Comitato tecnico scientifico. Riguardo i test sierologici si è in particolare chiarito che dovranno essere effettuati dal personale scolastico prima dell’avvio dell’anno scolastico e quindi prima del 1° settembre. L’esame, precisa l’Anp, si svolgerà su base volontaria presso il medico di base del lavoratore e, qualora l’esito fosse positivo, la ASL procederà al tampone. I giorni tra esame sierologico e tampone verranno conteggiati come malattia.
Per quanto riguarda la ricognizione degli spazi utilizzabili per la didattica in presenza, si dovrà tenere conto del distanziamento di un metro in contesto statico. La stessa Ministra Azzolina lo ha precisato ieri sera a In Onda su La7, e se “se lo studente dovrà alzarsi è probabile che possa usare la mascherina”.
Secondo il Presidente dell’Anp, Antonello Giannelli: “tale precisazione è di fondamentale importanza per la ricognizione degli spazi effettivamente utilizzabili per l’attività didattica e per l’individuazione di quelli – ulteriori – che gli enti locali dovranno reperire e attrezzare per tempo”. Giannelli aveva lanciato l’allarme alcuni giorni fa: “Servono decine di migliaia di locali in tutta Italia e calcolando che, secondo quanto riferito dal ministro, gli studenti che faranno lezione fuori dalle aule sono il 15%, circa 1 milione e 200mila, resteranno fuori 40mila classi”.
Ma nell’organizzazione della scuola per la ripartenza non c’è soltanto di un problema di aule, insufficienti in diversi contesti. Se infatti “si dividessero in due gruppi gli alunni di una classe – sottolinea l’Anp -, sarebbe necessario disporre non solo di un’aula in più, ma anche di un docente (nella scuola primaria) o di un docente per ogni disciplina (nella scuola secondaria) in aggiunta“.
E poi, il personale Ata sarà sufficiente, in particolare il numero dei collaboratori scolastici, considerando il maggior bisogno di pulizia che sarà richiesto per gli ambienti scolastici? Secondo l’Anp “sarà per questo necessario incrementare la consistenza dell’organico dei collaboratori scolastici“.