Rientro a scuola, Pacifico (Anief): Dad almeno fino a febbraio e screening obbligatorio. Riammettere in servizio docenti sospesi. INTERVISTA

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“L’ennesima nota ministeriale non tiene conto del fatto che le scuole non sono in grado in questo momento di fornire i dati richiesti dall’amministrazione in merito al numero di alunni e personale contagiato, né sono state messe in condizioni di poter avere gli esiti e lo screening di studenti e personale”. Così Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a Orizzonte Scuola, commenta la nota congiunta del ministero Salute e Istruzione appena inviata alle scuole sulle nuove regole della quarantena previste dal dl 7 gennaio 2022, n. 1.

“E poi la mancanza delle mascherine, che dovrebbero essere obbligatorie e non sono state fornite alle scuole”, aggiunge.

Lunedì rientro a scuola per la maggior parte delle regioni Il ministero ha emanato una nota per chiarire alcuni aspetti circa anche la privacy dello stato vaccinale degli studenti

L’unica novità è proprio questa: ora i dirigenti potranno sapere quali sono gli alunni vaccinati, ma questo conta poco rispetto al vero problema, e cioè l’attuale curva dei contagi. E’ evidente che i dati di oggi non ci permettono di poter aprire le scuole, tuttavia il ministro continua a farlo. La Sicilia rinvia di tre giorni la riapertura delle scuole. Ma il problema non sono 3 giorni, c’è la necessità almeno fino a fine mese di proseguire con la Dad andando ad attivare quei meccanismi di screening per 10 milioni di persone tra studenti e personale.

Un’operazione del genere non può essere condotta in due giorni e nn può essere volontaria. Nessuno ha messo le risorse per sdoppiare le classi e, anzi, l’organico covid è stato quasi dimezzato rispetto allo scorso anno.

Non ci sono le condizioni per rientrare in classe?

Non solo non ci sono le condizioni. Noi ad agosto non abbiamo firmato il protocollo di sicurezza e oggi la storia ci dà ragione. Avevamo chiesto atti concreti sul rapporto alunni-insegnanti e personale amministrativo. Gli impegni sono stati disattesi. Oggi possiamo soltanto diffidare il ministero e il governo: si dovranno assumere le responsabilità del contagio. Noi tuteliamo la salute dei lavoratori.

E quindi confermate l’inadeguatezza del green pass come strumento utile per contenere i contagi a scuola?

Green pass inutile, come avevamo denunciato ad agosto. Anche l’obbligo vaccinale si è dimostrato inutile. E con la constatazione amara delle sospensioni del personale con la scuola che andrà in Dad. Il personale potrebbe garantire la continuità didattica dal proprio domicilio senza sottoporsi alla vaccinazione.

Proponete la Dad, ma fino a quando? Quanto tempo richiederebbe uno screening completo di studenti e personale?

Dad per tutto il tempo necessario per effettuare lo screening di massa su 8 milioni di studenti e 1,5 milioni circa di personale. In alcune regioni lo hanno proposto, come l’Abruzzo, ma comunque secondo la propria volontarietà. Gli esiti alle scuole devono essere dati prima di aprire, e lo screening deve essere a tappeto. Senza i dati non si ha il polso della situazione, e la scuola va allo sbaraglio. Prova ne è la nota del ministero del 7 gennaio in cui si chiedono i dati del personale sospeso e quelli dei contagi degli studenti prima delle vacanze. Questo significa che il ministero non ha la minima idea di quello che succede. Tra l’altro sono proprio i bambini a contagiarsi di più, come ci dice il ministero della Salute.

I presidi Udir sono pronti a chiudere le scuole, se non le vogliono chiudere gli enti locali. Anief è pronta a citare in giudizio chi decide di riaprire le scuole per tutte le cause di risarcimento su malattia nei luoghi di lavoro.

E’ da un mese che chiediamo la Dad. Sarebbe il momento giusto per utilizzare i 10 miliardi di euro dei 20 previsti dal Pnrr, per rivedere totalmente sia il rapporto alunni per classe e docenti, sia il dimensionamento scolastico. Bisogna usare la seconda parte di questo anno scolastico per programmare la partenza del prossimo, senza i soliti problemi.

Screening obbligatorio e non vaccino: questa la vostra richiesta?

E’ necessario fermarsi con le sospensioni del personale, anche perché servirà allo Stato in Dad e devono essere riammessi in servizio coloro che erano stati sospesi. Utilizziamo il periodo di Dad per fare uno screening su tutta la popolazione studentesca e il personale, e capire se a febbraio possiamo riaprire al 50% o si dovrà restare in didattica a distanza.

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