Rientro a scuola: giovani precari in cattedra, over 60 in pensione. Lettera

Inviata da Fernando Mazzeo – Il ritorno in classe a settembre sembra l’ipotesi più accreditata all’interno della comunità scientifica, anche se permangono non pochi dubbi e perplessità sulle modalità del rientro.
Il distanziamento sociale e l’uso delle mascherine, a causa di spazi ridotti e costi non sostenibili da parte delle famiglie, appare poco praticabile.
Ma ciò che preoccupa maggiormente gli scienziati è l’età media dei docenti che oscilla tra i 50-60 anni e, perciò, esposti a rischi maggiori in caso di contagio.
Infatti, è ormai noto che il virus, al contrario degli adulti, crea problemi lievi e facilmente superabili nei giovani.
A questo punto, il governo per garantire il diritto allo studio di tutti, la didattica a distanza si sa agevola i ricchi ed emargina i poveri, e un rientro relativamente sicuro, con pochi rischi e con una certa unità d’intenti, potrebbe adottare una strategia, apparentemente costosa, ma che
sicuramente risolverebbe il serio problema del precariato, ovvero, mandare in pensione gli over 60 e mettere in cattedra tanti giovani precari.