Rientro a scuola fra incertezza e precariato. In Toscana il sindacato lancia l’allarme

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Anche dalla Toscana arrivano allarmi in merito all’avvio del prossimo anno scolastico: mancano ancora docenti, soprattutto sul sostegno, oltre al personale ATA.

Su La Nazione, fa il punto Emanuele Rossi, segretario provinciale Flc CGil di Firenze: “Una sonora bocciatura per il ministro Valditara. La scuola ripartirà in una situazione sempre più difficile e precaria“.

Dal punto di vista della popolazione scolastica nel complesso calerà di circa 2.100 unità rispetto all’anno prima, fa sapere il sindacalista, che però dice: “visto il trend, sarebbe bastato mantenere lo stesso numero di classi e docenti per garantire un numero più basso di alunni per classe e un rapporto più virtuoso fra insegnanti e studenti – osserva Rossi -. Invece, niente da fare: a settembre nella nostra provincia avremo 40 docenti in meno e 38 classi in meno. Infanzia e primaria i gradi più colpiti, con una perdita rispettivamente di 10 e 36 classi in tutta la provincia, solo in parte compensate dalle 8 classi in più nella secondaria“.

Sulle immissioni in ruolo il sindacalista dice: “un anno fa, di questi tempi, i numeri erano ben noti e le procedure delle assunzioni in procinto di terminare. Adesso, invece, conosciamo solo il dato nazionale, al momento. E non ci rallegra: sono previste appena 45.000 assunzioni, con le quali verrà coperto solo il 70% dei posti vacanti“.

Con la conclusione dei concorsi in autunno inoltrato, “per buona parte degli alunni l’inizio dell’anno sarà all’insegna del cambio dei docenti, una volta che arriveranno quelli di ruolo“,

E sul sostegno la questione è ancora più delicata: “Anche il prossimo anno scolastico – denuncia Rossi, – si assisterà al paradosso per cui i docenti di ruolo saranno in numero minore rispetto a quelli a tempo determinato: 1437 i primi (45%), 1761 i secondi (55%), con la possibilità che il numero di questi ultimi aumenti nel corso dell’anno”. E gli Ata? “Nessuna risposta concreta dopo la nostra protesta. Il timore è che con le assunzioni si riesca anche stavolta a coprire neanche il 40% dei posti disponibili“.

Assunzioni docenti vincitori del concorso Pnrr fino a dicembre: nel frattempo saranno nominati supplenti da graduatorie di istituto. Verso un avvio di anno scolastico complicato?

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