Rientro a scuola dopo il “ponte dell’Immacolata”, graduale e simbolico. Forse solo prime e quinte classi o pochi alunni per volta. Le ipotesi
Rientro a scuola graduale per gli studenti della scuola secondaria di II grado, fino al 3 dicembre in didattica a distanza per il 100% delle lezioni, tranne decisioni autonome delle singole istituzioni scolastiche relativamente a laboratori e frequenza di alunni con determinati bisogni.
Quando rientreranno a scuola gli studenti della secondaria?
La data sulla quale il Ministro Azzolina punta, tanto da indicarla come possibile ai sindaci incontrati ieri, è quella del 9 dicembre. Una data considerata “giusta”, dato che il DPCM sospende la sua efficacia il 3 dicembre, ma dal 5 all’8 dicembre numerose scuole di Italia hanno uno stop alle lezioni per “il ponte dell’Immacolata”.
Le regioni Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Umbria, Veneto e Valle d’Aosta hanno infatti deliberato lo stop nel calendario regionale, ma le scuole delle altre regioni potrebbero aver deliberato autonomamente nel rispetto del numero minimo di giorni di lezione da garantire.
Il rientro in ogni caso sarà graduale. Numerose le ipotesi sulle quali si ragiona: prime e quinte classi, o permettere agli studenti di tutte le classi di rivedere i propri compagni e insegnanti ma solo per qualche giorno a settimana. In ogni caso la didattica a distanza continua ad essere complementare alle attività nella scuola secondaria di II grado, quindi l’organizzazione pre chiusura potrà essere implementata ma certo non diminuita.
Se poi si arrivasse addirittura ad un rientro il 15 dicembre, si tratterebbe di poco più di un ritorno simbolico, una prova generale prima del secondo inizio di anno scolastico dal 7 gennaio 2021 in poi.
Per quella data infatti si spera che molte cose saranno cambiate: dai test rapidi a scuola, alla situazione dei trasporti, al tracciamento dei positivi.
Ministro Speranza: decideremo dopo il report di venerdì 27
“Le scuole saranno al centro dell’attenzione del Governo, la valutazione si fa sulla base dei dati epidemiologici, venerdì ci sarà il report e aspettiamo di vedere i dati per le successive valutazioni sulla riapertura delle scuole superiori” ha affermato il Ministro Speranza. Questo uno dei punti fermi ai quali guardano i fautori della scuola in presenza già a dicembre.
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