Rientro a scuola, “C’è il rischio che non si riapra”. Contagi in aumento. Boccia: possibili zone chiuse
Rientro a scuola tra poche settimane. Ancora dubbi e problemi. Ricciardi: “Riapertura non è scontata”. Oggi 18 agosto + 403 casi Covid. Boccia: “In caso di focolai potrebbero esserci delle zone chiuse”.
“Sono giorni decisivi per la scuola, la riapertura non è scontata”. Se nei prossimi giorni il numero dei contagi continuerà a crescere, c’è il rischio non solo di una “chiusura di aree con focolai”, ma addirittura che “non riaprano le scuole”. Lo sostiene Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. “Il rischio che i bambini non possano tornare a scuola – ribadisce Ricciardi – c’è”. “Noi – spiega al Messaggero – possiamo e dobbiamo lavorare perché le scuole riaprano, ma è chiaro che se abbiamo una esacerbazione e una crescita dei casi, si riapre un enorme punto interrogativo, perché di fatto in queste condizioni le scuole potrebbero essere fonte di nuovi focolai”.
Il governo domenica ha deciso di chiudere le discoteche per l’aumento dei contagi e per garantire la riapertura delle scuole tra poche settimane. “Il Governo non aveva riaperto le discoteche. Lo avevano fatto alcune Regioni assumendosi una responsabilità quando è iniziata la fase 2, quella della convivenza con il Covid. Tutti noi vorremmo fare quello che facevamo prima, io ho due figli adolescenti, ma da padre ho spiegato loro che la cosa più importante è tornare a scuola a settembre“. A dirlo il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, a La vita in diretta su Rai 1. Su un possibile nuovo lockdown, Boccia non si sente di escluderlo, ma “in caso di focolai potrebbero esserci delle zone chiuse“. In quest’ultima eventualità anche le scuole di tali zone resterebbero chiuse, tornando alla didattica a distanza, così come predisposto dalle linee guida ministeriali.
Contagi in aumento
Nelle ultime 24 ore i contagi da Covid risultano essere in aumento: sono 403, 83 in più di ieri. Ma aumenta anche il numero di tamponi: quasi 54mila, contro i 30mila di ieri. Le vittime sono 5.
Documento ISS
E’ intanto in arrivo il documento, redatto dall’Istituto Superiore di Sanità, che darà ulteriori indicazioni per la gestione di casi e focolai da Sars-Cov-2 nelle scuole.
Prossime riunioni
Mentre domani si terrà la riunione del Cts: al centro l’uso della mascherina in aula. Nel verbale del 12 agosto, il Cts precisava che “al solo scopo di garantire l’avvio dell’anno scolastico in eventuali situazioni in cui non sia possibile garantire nello svolgimento delle attività scolastiche il distanziamento fisico prescritto, sarà necessario assicurare la disponibilità e l’uso della mascherina, preferibilmente di tipo chirurgico, garantendo periodici e frequenti ricambi di aria insieme alle consuete norme igieniche”.
E sempre per domani è stata convocata dal ministero dell’Istruzione una riunione con il commissario straordinario Domenico Arcuri, Anci, Upi e sindacati su criteri e priorità per la distribuzione dei banchi tra le diverse regioni. “Prendo atto con soddisfazione che la problematica, da noi sottolineata negli ultimi giorni, relativa alla consegna e alla distribuzione dei banchi sarà affrontata e, spero, chiarita domani”, ha affermato Antonello Giannelli, presidente Anp.
Per il 29 agosto è fissata un’altra riunione del Comitato tecnico scientifico per analizzare gli indici epidemiologici del Coronavirus, con un bilancio regione per regione sull’andamento dei contagi. Gli incontri saranno decisivi per chiarire le modalità di rientro a scuola.
“Ancora tanti problemi”
Secondo la Flc Cgil, oggi presente a un incontro con il ministero dell’Istruzione, i problemi sono ancora tanti e non c’è “nessuna risposta soddisfacente, senza concorso straordinario e con graduatorie in ritardo o errate il nuovo anno rischia di partire all’insegna dell’improvvisazione e del disagio per lavoratori e alunni”.
Resta dura la linea della Lega. “La distanza siderale tra comunicazione ministeriale e realtà, che ha portato all’assist per salvare il ministro del Comitato tecnico scientifico col dietrofront sul distanziamento (in situazioni particolari ora è sufficiente la mascherina) è confermata”: lo afferma il senatore Mario Pittoni.